La sabbia nella clessidra scende e il tempo scorre. Il centrosinistra non ha ancora trovato il suo candidato sindaco anche se il Partito Democratico ha "promesso" di comunicarlo entro venerdì. Ma non è questa eterna indecisione a provocare il mal di pancia a Raffaella Paita che, con grande schiettezza, scende in campo senza troppi giri di parole.
"Non sono i giorni che mi preoccupano - spiega la senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva - quello è il problema minore. vedo uscire sempre nomi nuovi, ultimi quelli di Acquarone, Boilè e Massardo oltre a quelli già conosciuti e dibattuti. Massimo rispetto per tutti ma questo dimostra che manca una regia, manca la capacità di fare opera di tessitura. E poi voglio dirlo ad alta voce: il grande assente è il programma, mancano i contenuti. Abbiamo bisogno di sapere che idea di città si ha, che ruolo dovrà avere Genova nei prossimi anni, cosa succederà e su cosa si vorrà puntare una volta che ci sarà il Terzo Valico e poi ancora la tecnologia e lo sviluppo dei cavi sottomarini ad esempio. Molte città del Mediterraneo stanno cambiando pelle e lanciano le loro sfide. Noi cosa vogliamo fare?".
Paita si dice molto preoccupata. "Ad oggi ci sono tutte le condizioni per passare dal vantaggio allo svantaggio. Senza il centro si perde, penso che questo sia un dato di fatto. Se ci viene proposto un candidato che non interpreta il nostro pensiero e un programma serio non è escluso che si arrivi ad una nostra proposta".
Qualche tempo fa la senatrice proprio sul sito di Primocanale aveva di fatto messo in campo la sua disponibilità a correre per la poltrona da sindaco. "Amo Genova da sempre e ho grandi idee per questa città che molto è cresciuta ma che può e deve fare un altro passo in avanti per essere competitiva in ambito europeo".