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Politica

Tanti "curiosi" che vogliono conoscerla e vederla dal vivo
5 minuti e 39 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

“Genova ricordati chi sei, chi siamo, perché non siamo un popolo qualunque ma non abbiamo mai lasciamo indietro nessuno. Dobbiamo smettere di aspettare e ricominciare a scrivere la nostra storia. Immaginate ora la Genova del futuro dove nessuno deve andare via per realizzare i propri sogni. Immaginate una città che valorizza il talento, che non lascia indietro nessuno, viva e forte. Non è un sogno, è il futuro. Vogliamo riprenderci questa città. Genova ha già dormito abbastanza. È già domani.” Così ha chiuso il suo discorso di presentazione Silvia Salis. Se il buongiorno si vede dal mattino, in una domenica di metà marzo Salis si è data appuntamento al porto antico di Genova con i suoi sostenitori politici e i tanti "curiosi" che vogliono conoscerla e vederla dal vivo. E se è buona la prima: la sala Grecale è piena, strapiena, tanto che ha costretto gli organizzatori a lasciare fuori i tanti cittadini genovesi.

Così la candidata sindaco di Genova per il centrosinistra ha deciso di ritrovarsi al Porto Antico, nella sede dei magazzini del cotone, per lanciare ufficialmente la sua campagna elettorale. Una data infatti, da cerchiare sul calendario c'è, ed è quella del 25 e 26 maggio, giornate in cui si voterà a Genova per rinnovare il consiglio comunale e scegliere il nuovo primo cittadino.

La presentazione è nel segno del civismo, Salis ha l'occasione di presentare la "sua" idea di città, civica. Come lei stessa ha ribadito in più di un'occasione. E per non sbagliare, Salis cita De André, Giorgio Gaber (che con la sua "Le elezioni" ha fatto da sottofondo al video iniziale ndr) ma anche Vecchioni, con uno sguardo attento all'emotività delle persone. E a proposito di impatto, di emozioni, il video di presentazione dell'atleta genovese è da prima nazionale. Ha strappato applausi, ma anche commozione. La vicepresidente vicaria del Coni è stata scortata da Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Avs, Italia Viva e Azione, ma anche dai tanti esponenti della società civile che hanno scelto di scendere al fianco di Salis. E il palco della sala Grecale le ha dato modo di raccontarsi. E a dimostrarlo è proprio la presenza unica, sul palco, della candidata progressista, che ha chiamato al suo fianco, all'inizio, per la foto di rito con tutti gli esponenti dei movimenti politici. 

Il futuro non è un regalo, è una conquista 

E se lo slogan "è già domani", Silvia Salis parla dell'oggi ma guardando proprio al domani, nel segno del futuro.

"Il futuro non è un regalo, è una conquista e allora non lasciate che vi dicano che siete troppo giovani, non lasciate che vi convincano ad aspettare, non lasciate che vi facciano credere che il coraggio ha bisogno di anni per essere legittimo, perché non c'è nessun altro che può costruire il nostro futuro, perché non possiamo aspettare che siano gli stessi".

"Il futuro non è una eredità. Il futuro non è una eredità, il futuro è ancora da scrivere e noi stiamo scrivendo la pagina più importante, la pagina numero uno. Questa non è solo una campagna elettorale. È una scelta di vita, è una chiamata per chi si sente dimenticato, a chi si è sentito dire troppo spesso che la sua voce non conta. Io invece vi dico: la vostra voce conta eccome, e se qualcuno vi ha detto il contrario è perché ha paura che voi la possiate usare".

"Oggi non siamo qui solo per dire cosa vogliamo fare, siamo qui per dire chi vogliamo essere, vogliamo essere la città che non ha paura di sognare. Una città che non si lascia comprare dai soliti pochi, vogliamo essere la città che mette al centro le persone, non ci faremo comprare. Vogliamo essere la città che metta al centro le persone, non i privilegi, e allora vi chiedo: siete pronti per cambiare davvero, siete pronti a prendere per mano Genova?".

"È il momento di scegliere, e io sono qui con voi e per voi, ma non sono sola, ho una grande squadra, perché lo sport mi ha insegnato che un buon allenatore non è nulla senza una squadra preparata, competente, motivata e determinata". Visibilmente emozionata, Silvia Salis ha chiuso il suo intervento lanciando lo slogan "è già domani", e presentando in dieci punti il suo programma.  

Il programma: ecco i dieci punti di Silvia Salis 

“È già domani” per il lavoro: è il primo punto del programma del centrosinistra.

“È già domani” per il welfare: dagli asili al benessere delle persone, passando per chi non ha diritto alla casa.

“È già domani” per la sicurezza: spazi pubblici vivi, sicurezza presidiando il territorio, non con la repressione.

“È già domani” per la cultura: vivere insieme non solo in centro ma in tutta la città, piccoli teatri e circuiti eterogenee per farci stupire dagli artisti del futuro.

“È già domani” per la mobilità: svilupperemo la metropolitana, investiremo sulla sicurezza stradale, punteremo su ferro e gomma.

“È già domani” per l’istruzione: mettere a sistema le grandi accademie della città, attrarremo investimenti internazionali, mettere al centro lo studio. Ascolteremo studenti e famiglie per creare una città a misura di studente. “È già domani" per abitare a Genova: casa un diritto da non lasciare solo al mercato, investire sulle politiche abitative e logica di ambienti ed edilizia per tutti. Singoli e beni immobili anche per uso sociale, su tutto il territorio cittadino. Nuove tecnologie per ricostruire il tessuto delle abitazioni.

“È già domani” per il porto e le infrastrutture: ridisegnare il sistema portuale, porre fine alla logica commissariale, la responsabilità delle opere deve tornare in mano dell’autorità di sistema portuale, la destra ha preparato solo rendering e prodotto infrastrutture finanziate solo dal centrosinistra.

"Diciamo no alla funivia del Lagaccio, opera devastante e non funzionale" ha detto Salis. "Diciamo no allo skymetro della Valbisagno, è necessario un progetto sostenibile che non si abbatta sui cittadini, e che non abbatta le scuole. I cantieri aperti devono essere portati a termine ma confrontandosi sul territorio e minimizzandoli".

“È già domani” per la pulizia di Genova: nuovo ciclo dei rifiuti, Tari sostenibile per famiglie e imprese. Rilanceremo Amiu investendo in competenza grazie alla partecipata del comune. E non a favore di altri. Amiu deve chiudere il ciclo dei rifiuti autonomamente, diminuire la produzione dei rifiuti e ridare centralità a economia circolare.

“È già domani” per la partecipazione e i diritti: capacità decisionale per i Municipi, capacità decisione e autonomia gestionale per stare più vicino ai cittadini, con sedi di confronto permanente con i cittadini, pianificando con il territorio le scelte. Ascolto costante delle istanze dei cittadini. Vogliamo multiculturalità e la fine della ghettizzazione in alcuni quartieri della città. Tornerà il patrocinio al Gay Pride. Renderemo accessibili ancora di più i presidi antiviolenza e le case rifugio e dimostreremo che non solo è possibile ma necessario non lasciare indietro e da solo nessuno.

La candidata del centrosinistra Silvia Salis

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