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Politica

I partiti di minoranza in conferenza stampa: "Buco della sanità da 64 milioni. La proposta? Si parta dalla chiusura di Alisa"
2 minuti e 0 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi
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L'ingresso dell'Asl 3 a Genova

In vista del prossimo consiglio regionale (monotematico) sulla sanità, che comprenderà l’informativa del presidente Marco Bucci con successiva discussione, le opposizioni (Pd, Mov5s, Avs, Lista Orlando Presidente) alzano il tiro e presentano la loro riorganizzazione del sistema sanitario, a partire dalla soppressione di Alisa. “Alisa la chiudete, sì o no? Qual è il suo futuro?” Chiedono all’unisono le forze di minoranza, a partire dal federatore Andrea Orlando

L'attacco alla Regione: "Chiudete Alisa" 

La richiesta è quella che si attribuisca ad Alisa, in maniera razionale ed efficace, le competenze dell’azienda stessa tra l’assessorato e i vari soggetti. “Alisa si è rivelata negli anni una struttura inutile, avrebbe dovuto favorire un'evoluzione equilibrata del servizio sanitario regionale, in sinergia con le politiche sociali, in una collaborazione tra Regione, enti locali e i soggetti che partecipano allo sviluppo e al miglioramento del sistema sanitario regionale” commentano le opposizioni. L’accusa è che il sistema sanitario non è in grado di reggere le pressioni, a partire dalle liste d’attesa che “non sono state ridotte”.

Il buco della sanità, le opposizioni: "64 milioni di euro"

”Il buco della sanità - incalza il capogruppo del Partito Democratico Armando Sanna - è di 64 milioni di euro, nonostante il gioco delle tre carte del presidente Bucci”. Cifre che il numero uno di Regione Liguria ha rimandato al mittente, accusando l’opposizione di “non saper leggere i numeri”. Sarà questo il tema di discussione che si consumerà martedì prossimo in consiglio regionale, con la presentazione dei dati da parte del centrodestra, e la conseguente discussione in aula. Le opposizioni accusano inoltre la compresenza di cinque Asl e di Alisa che comporta, di fatto, “tra le 22 e le 24 figure dirigenziali apicali, che oggi si aggiungono ai 13 specialisti che compongono il consiglio superiore di sanità ligure e ai quattro saggi chiamati a sostegno dell’assessore Nicolò”.

Le proposte della minoranza

”Questo ingente esborso di risorse economiche potrebbero essere utilizzate soprattutto nell'assolvimento dei Livelli essenziali di assistenza - spiegano le opposizioni -. Questo impone una profonda riflessione: da una parte calibrare, valorizzandola, l'incidenza delle figure dirigenziali; dall'altra porsi l'obiettivo di incrementare l'efficacia delle prestazioni sanitarie sul territorio, creando strutture omogenee con carichi di lavoro coerenti e in linea con quanto avviene nelle regioni di riferimento del nostro Paese”.

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