GENOVA - Dopo l’intervista di Primocanale a Marco Bucci nella quale il sindaco di Genova ha detto che accetterebbe l’appoggio anche di Luca Pirondini, nonostante le gravi accuse mosse recentemente, il capogruppo del Movimento Cinque Stelle a Palazzo Tursi replica al primo cittadino: “A tre giorni da una nostra semplice domanda in Consiglio comunale, vediamo il sindaco di Genova ancora turbato perché evidentemente gli abbiamo fatto delle domande scomode e lui non è abituato a rispondere nel merito. Durante l’intervista rilasciata a Primocanale, ha dato peraltro una risposta inopportuna e del tutto falsa: nell’intervista il sindaco dichiara ‘Non ho ricevuto soldi da nessuno’ e in questa risposta dimostra di essere smemorato o bugiardo poiché è noto che il sindaco ha ricevuto finanziamenti per la propria campagna elettorale del 2017 da parte della Fondazione Change. E in questo, va ribadito, non vi è nulla di illecito” spiega Pirondini.
Il capogruppo del M5s poi entra sull’operazione edilizia di Vesima, quartiere del Ponente genovese: “Sarebbe opportuno sapere se tra i finanziatori di Change vi è chi potrebbe trarre beneficio dalla delibera che darà il via alla speculazione edilizia sulla collina di Vesima. Al sindaco, dunque, ribadisco che non l’ho accusato ‘delle cose più nefande’, come egli ha dichiarato nell’intervista. Al sindaco ho rivolto, semmai, una serie di domande alle quali egli ha risposto in modo nervoso, sfuggente e vago”.
Il capogruppo del M5s poi tira in ballo anche il proprietario dei terreni e costruttore il marchese Giacomo Cattaneo Adorno: “Può Bucci tranquillizzarci… che non ci sia anche un contributo da parte del Signor Cattaneo Adorno che nell’intervista ad un giornale non ha smentito categoricamente e si è infatti limitato a un ‘non ricordo di aver finanziato Change’. La trasparenza è d’obbligo, soprattutto ora che sull’affare Vesima qualcuno guadagnerà alcune decine di milioni di euro cementificando una meravigliosa area verde”.
Pirondini conclude invitando Bucci a rispondere sulla questione.