Il decreto legge sul contenimento della peste suina ha superato il voto del Senato, con soli tre voti contrari, tra cui quello del senatore ligure di 'Alternativa', Mattia Crucioli. Il parlamentare e candidato sindaco di Genova per la lista "Uniti per la Costituzione" spiega così il suo voto: "E' in forza di tale decreto - spiega - che più di 100 comuni tra Liguria e Piemonte subiscono il lockdown dei boschi.Peraltro è concreto il rischio che le eventuali deroghe che potrebbero essere previste dal piano regionale siano inficiate nel raggio di 6 km intorno al ritrovamento di ogni carcassa infetta. Tale misura è fortemente sproporzionata e pericolosa, perché di fatto potrebbe impedire per anni l'accesso ad importanti zone della città (i forti di Genova per esempio si trovano entro 6 km dal ritrovamento di Staglieno)".
"Ancora una volta questo governo preferisce la via facile della limitazione delle libertà dei cittadini, in questo caso quello di frequentare i boschi e stare nella natura, piuttosto che scegliere soluzioni che tengano insieme gli interessi di tutti. Tra l'altro con ricadute importanti sull'economia rurale dell'entroterra, già fortemente provata dopo gli ultimi due anni di pandemia. Invece di mettere in sicurezza gli allevamenti suinicoli, unici soggetti per i quali la diffusione della malattia rappresenta un grave pericolo, si torna ancora una volta - conclude Crucioli - a comprimere i diritti di centinaia di migliaia di persone".