GENOVA -"Allarghiamo gli orizzonti e riduciamo le distanze, nessuno deve restare indietro, basta con un uomo solo al comando. Adesso si decide, ma tutti insieme, per fare crescere davvero Genova".
Parte da una serie di slogan attorno ai quali disegna con cura, quasi rammenda, la sua Genova ideale la campagna elettorale di Ariel Dello Strologo, 55 anni, il candidato sindaco della coalizioni progressista che comprende dodici liste di centro sinistra, oggi all'esordio nel suo point di via Cairoli, nel centro di Genova.
Ad ascoltarlo tanti giornalisti, esponenti della coalizione, fra cui Gianni Crivello, ex assessore ai lavori Pubblici del sindaco Doria ma anche il primo che ha sfidato Bucci per la poltrona da sindaco.
Presente anche l'esperto della comunicazione Daniel Fishman, dell’agenzia Consenso, la stessa che in Emilia Romagna ha portato alla vittoria il presidente della Regione Bonaccini. Blu e giallo scuro, i colori scelti per la campagna elettorale dello storico portavoce della comunità ebraica di Genova.
Dello Strologo, abiti casual dai colori forti, poche volte cita Bucci, nomina invece per due volte i sondaggi di Primocanale che raccontano di genovesi scontenti della pulizia e della scarsa sicurezza della città, e quando qualcuno gli fa notare che gli stessi sondaggi lo danno staccato di sedici punti dal sindaco in carica lui non si smonta: “Sono appena partito, nell’ultimo mese ho soprattutto ascoltato, la campagna inizia adesso, io credo che sia un altro il dato di cui tenere conto, se Bucci è apprezzato dal 54% dei genovesi significa che quasi la metà non la pensa così, dobbiamo lavorare su quello”.
"Basta reclame ed emarginare le delegazioni - riprende Dello Strologo -, oggi i municipi sono stati svuotati di ogni potere e anche solo per cambiare una lampadina bisogna chiedere il permesso al sindaco, non può funzionare così. In questi giorni sto facendo il giro della città e ovunque alla fine trovo cittadini scontenti che mi ringraziano".
L'uomo solo al comando evocato da Dello Strologo è Bucci, "che ama definirsi uomo del fare mentre si tende a dire che chi sta dall'altra parte non fa, invece non è così, fra le tante mie esperienze ho quella di presidente del Porto Antico, dove sono stato abituato a confrontarmi con gli imprenditori e a decidere, a fare".
Dello Strologo sottolinea anche quello che più negli ultimi mesi sembra fare arrabbiare Bucci: la diminuzione degli abitanti di Genova, "siamo a 550 mila e se si continua di questo passo fra non poco saremo a meno 100 mila abitanti, questo significherà vivere in una città desertificata, ma nello stesso tempo piena di supermercati, a discapito dei negozi, che sono l'anima di una comunità".
Una città, ha rimarcato Dello Strologo, da cui i ragazzi fuggono: "Serve invertire questa tendenza, puntare sull'Università, sul lavoro, sulle tecnologie, fare capire alle giovani coppie che questa è una città in cui si vive bene e può essere il luogo ideale dove fare crescere i propri bambini".
Una città però fra le più vecchie d'Italia e Dello Strologo dice che le persone anziane devono essere aiutate, "oggi se non riesci a fare lo spid sei tagliato fuori, servono servizi per non lasciare indietro nessuno". E poi puntare sulla silver economy, "l'economia di badanti, sanità, trasporti, ma anche della robotica applicata, investire su come rendere migliore la vita degli anziani".
Dello Strologo invita a fare le pulci a Bucci come ha fatto lui per capire il suo lavoro: "Ho preso le sue promesse elettorali di cinque anni fa e le ho spulciate, scoprendo che ha mantenuto il 25% delle promesse, il 75% delle promesse invece non sono state realizzate. La verità di questa giunta è questa, il resto è solo propaganda".
Uno dei punti più delicati della politica di Dello Strologo è il trasferimento dei depositi chimici di Multedo nel porto di Sampierdarena visto che lui sino a pochi mesi fa in qualità di legale era nel consiglio di amministrazione di una delle due aziende, la Superba.
"Sul trasferimento dei depositi chimici il Ministero della Mobilità Sostenibile non si è ancora espresso, per questo sto ancora valutando la questione per capirla a fondo, solo allora dirò come la penso. L'unica certezza è che stiamo affrontando il nodo dei trasferimenti e non lasceremo soli gli abitanti di Multedo e di Sampierdarena".
Dello Strologo sottolinea più volte il cambio di rotta rispetto alla politica del commercio: "Basta con i supermercati ovunque, non ci sono altro che grandi centri commerciali, questo a discapito dei negozi che sono l'anima di una comunità e significano posti di lavoro, la piscina di Nervi invece è destinata a rinascere a Quinto, una delle tante promesse non mantenute, nell'area dove si parlava di costruire l'impianto sportivo invece dovrebbe nascere l'ennesimo supermercato, Genova è la città dei supermercati, ne sono nati nell'area di corso Sardegna, di fatto un outlet, ne nasceranno a San Benigno, allo Champagnat, nell'ex mercato del Pesce, al Palasport, nell'area della Mira Lanza, nel nuovo Palasport, troppi, davvero troppi. Invece ai cittadini servono luoghi d'incontro veri, posti in cui siano servizi raggiungibili in 15 minuti, penso al centro civico Buranello, ai giardini Luzzati, a Certosa, posti dove si possano trovare le risposte ai bisogni senza dovere andare in centro, posti dove si possa fare un certificato ma anche una visita medica".
"Questa è la Genova che sogno io, una città che proprio grazie al lavoro alle giunte prima di Bucci ha smesso di essere la città dei camerieri e si è trasformata in una città turistica, crescita che però negli ultimi cinque anni si è bloccata, e per questo credo che serva una svolta, per ripartire insieme ai cittadini e insieme a tutti i quartieri della città, nessuno escluso".