GENOVA-"Palazzo Ducale ha scelto per la direzione della XII edizione del Festival La Storia in Piazza, Luciano Canfora. Una scelta che spero non si ripeta mai più". Così Sergio Gambino, consigliere delegato alla Protezione Civile, dopo le dichiarazioni di Luciano Canfora nella giornata di ieri. Il filologo e storico avrebbe definito la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, una "neonazista nell'animo" durante un incontro sulla guerra in Ucraina organizzato ad un liceo scientifico di Bari, davanti a decine di studenti.
"Personalmente sono sconcertato anche da chi forse con poca cura e attenzione invita certe personalità a curare importanti festival storici - continua Gambino -. Queste dichiarazioni è vero che sono successive al festival, ma chi gestisce il cuore della cultura genovese deve prevenire con dei no secchi a chi mostra di solito certe ambiguità".
La leader di Fdi ha annunciato querela poco dopo le dichiarazioni di Canfora: "Non gliela toglie nessuno. Parole inaccettabili ancora una volta pronunciate da una persona che si dovrebbe occupare di cultura e formazione e che invece finisce a fare becera propaganda a giovani studenti".
"Faccio fatica a definire filosofo e intellettuale una persona che si permette di definire Giorgia Meloni neonazista. Sono parole disgustose, inaccettabili. Fa bene Giorgia a volerlo querelare. Palazzo Ducale dovrebbe anche indignarsi per le affermazioni relative alla stampa e ai giornalisti secondo Canfora governate dal Bilderberg e dalle élite sovranazionali. Tesi complottiste che sfiorano il ridicolo offendendo il nostro sistema politico. Spero che la sinistra non taccia - attacca Gambino -. Così come le tante donne del Pd, sempre in prima linea a esprimere solidarietà femminile ma forse con chi la pensa come loro? Meloni, tra l'altro - conclude -, è la leader più democratica di tutti visto che col suo partito è la sola a chiedere da anni di andare ad elezioni e di smetterla con i giochi di palazzo, che creano sfiducia negli elettori e che offendono la democrazia".