GENOVA - Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ospite a Terrazza Colombo ha parlato a Primocanale, intervistato delle prossime elezioni comunali a Genova spiegando i motivi del suo appoggio a Marco Bucci. Renzi ha parlato anche dell'isolamento infrastrutturale della Liguria, dello scenario politico nazionale, del reddito di cittadinanza e del suo libro in cui spiega anche la sua vicenda giudiziaria.
Il 12 giugno ci sono le elezioni comunali a Genova, Italia Viva e Raffaella Paita sostengono il candidato di centrodestra Marco Bucci.
Chi come me ha fatto il sindaco sa che i sindaci non si dividono tra destra e sinistra ma tra sindaci bravi e sindaci non. Marco Bucci è un sindaco bravo e lo abbiamo visto negli anni anche a livello nazionale. Abbiamo visto come ha gestito la tragedia del ponte Morandi e la sua ricostruzione. Ha dato l'idea di essere un sindaco civico in tempi in cui il politico in genere è molto cinico. Scegliere Marco Bucci non è una sorpresa ma è un dovere. Bucci vincerà perché è bravo e competente. Poi dall'altra parte ci sono i grillini. Non dimentichiamo che i grillini per voce di un genovese come Beppe Grillo volevano bloccare tutte le principali opere infrastrutturali.
Dall'altra parte c'è una persona come Ariel Dello Strologo che è tutt'altro che un rivoluzionario
Mi dispiace molto per Dello Strologo perché quando uno per fare il candidato sindaco (di centrosinistra ndr) è costretto a imbarcare i grillini...
Raffaella Paita in commissione Trasporti alla Camera sta facendo un grande lavoro per sfruttare al meglio le risorse del Pnrr
Non pensa che Genova possa diventare un caso nazionale con l'appoggio di Italia Viva a un candidato sindaco di centrodestra?
Purtroppo abbiamo l'abitudine di fare le elezioni comunali e guardare a quanto accade a livello nazionale. Il sindaco ha un ruolo diverso, deve essere in grado tenere insieme sia il piccolissimo che il grande. Rischiamo elezioni anticipate? No, perché i grillini prima di perdere la propria.. Se tornano a casa si aggrappano al reddito di cittadinanza. I grillini (di questo ndr) sono terrorizzati. Loro hanno teorizzato che uno vale uno. Questa idea che in politica bisogna prendere uno come voi (i grillini ndr) anche no. Bisogna votare chi è meglio degli altri. Sono contento di aver fatto una battaglia per mandare a casa Conte. Penso che Draghi sia meglio di Conte. Poi ho in mente sempre quelle riforme che permettono a chi vince le elezioni di poter governare per cinque anni. C'è chi dice che il mio problema sono i sondaggi. Ma c'è chi aveva una percentuale molto più alta ed è stato mandato a casa, la politica non si fa sulla capacità di cambiare i sondaggi ma cambiando il Paese. I sondaggi li vedremo.
Genova è una città isolata. Le autostrade sono una catastrofe le ferrovie anche, l'aeroporto fa quel che può. Abbiamo una sensazione di isolamento spaventosa
Genova è una città importante, è un punto di riferimento che guarda all'orizzonte internazionale, Una città bloccata in parte dalla conformazione geografica e in parte dal ritardo infrastrutturale. Se il governo cambia le regole sulle gallerie blocca Genova e blocca anche il transito. Il concetto è che c'è bisogno di infrastrutture. Il modo migliore non è discutere del percorso ma fare un passo dopo l'altro. Tutte le opere vanno mandate avanti. Un altro punto è quello dei treni. A Firenze passa un treno ogni quarto d'ora o mezz'ora da Bologna, Milano e Roma. E' una vera e propria metropolitana d'Italia. E' mai possibile che in questo quadro ci si dimentichi di Genova e della Liguria? Ecco perché trovo allucinante la posizione dei Cinque Stelle che a Genova vi hanno raccontato che le infrastrutture non servono. Si parlava di decrescita felice. Ma felice per chi? Per chi perde lavoro. Ora spero che con i fondi contenuti nel Pnrr i lavori vadano nella direzione giusta. E' interessante vedere cosa succederà perché qui su Genova avete un grande operatore internazionale, il gruppo guidato dal comandante Aponte (Msc ndr). E' chiaro che è un punto di riferimento importantissimo per l'economia genovese e se vincesse anche la gara per la compagna di bandiera per Genova sarebbe un ottima cosa. Sarà il governo a deciderlo.
Con il sindaco Bucci siete sulla stessa linea. Toti si sta muovendo in maniera abbastanza indipendente su un'ipotesi di centro. C'è la possibilità di un incontro?
Con Toti veniamo da due esperienze diverse, lui da Forza Italia e io dal Partito democratico che per me è quello che in America è rappresentato da Clinton e Obama e in Europa da Tony Blair. Vedremo cosa farà Toti. Nella destra c'è un Salvini in caduta libera, una Meloni che sembra aver sfondato il tetto e non riuscire più ad andare oltre. Berlusconi bisognerà vedere che peso avrà ancora. Dall'altra parte bisognerà vedere come evolverà la situazione: nel M5s tutti i giorni litigano e si dividono. Il Pd cerca di trovare una prudente via di mezzo tra l'ala rifomista e quella più di sinistra. Questo per dire che è tutto un grande caos e ne capiremo di più nei prossimi mesi. Poi ci siamo noi che abbiamo delle idee chiare e non le abbiamo mai cambiate. Bisogna puntare su cultura, lavoro e infrastrutture. Noi sui temi riformisti ci siamo, poi ci sono quelli che vogliono bloccare tutto: I Cinque stelle volevano bloccare la candidatura di Roma alle olimpiadi, le grandi opere e volevano uscire dall'Euro. Vedremo se Toti vorrà stare più su posizioni centriste o inseguirà la Le Pen, la Lega e la destra più radicale? Lo scopriremo solo vivendo.
La vostra idea è quella di un referendum per abolire il reddito di cittadinanza?
Lo strumento per aiutare le persone a uscire da una fase difficile c'era già e ce ne era più di uno. C'era ad esempio il reddito di inclusione che è stato cancellato da Lega e M5s. Oggi ci sono oltre 21 miliardi di euro che in parte sono andati a persone bisognose e in parte a dei delinquenti. E poi si è dato un messaggio diseducativo. Invece di dire ai ragazzi di provare, osare e rischiare gli si dà un reddito di cittadinanza e poi magari prendono altri 200 euro in nero. E' il sistema che è sbagliato. Noi vogliamo far uscire dalla povertà le persone con il lavoro, pagato giustamente.
Matteo Renzi, a Genova per motivi giudiziari
Siamo stati tra i pochi in Italia ad avere il coraggio di denunciare i magistrati. Sono del parere che se un magistrato sbaglia va denunciato, non con le urla ma nelle sedi previste. Nel mio caso a mio parere c'è stato un'evidente violazione di legge. E' importante ci sia reciproco rispetto del proprio lavoro. La legge è uguale per tutti, anche per i magistrati fiorentini. Se ritengo che mi abbiamo fatto un torto scrivo e denuncio.
Il suo nuovo libro ha un titolo rischioso, soprattutto pensando alla storia di Firenze (Matteo Renzi il mostro ndr).
Mi hanno dipinto come un mostro, chi legge le carte vedrà. Il mostro sono io nella percezione che c'è stata di me in questi anni. Ho fatto anche i miei errori. Ho fatto l'amministratore locale e quello nazionale. Ho ottenuto il 40% dei consensi nessuno ha ottenuto un risultato del genere. Oggi sono pronto a discutere di tutto. Nel libro ho riunito un po' tutta quella che è stata la mia vicenda e la rappresentazione che è stata fatta di me, ci sono le vicende giudiziarie, hackeraggio di stato ma anche cose 'più simpatiche' come la vicenda dell'autogrill.
Cento anni fa nasceva Enrico Berlinguer. Lei come si sente quando pensa che è stato segretario del partito erede del Pci di cui è stato segretario Berlinguer?
Berlinguer è stato un grande statista, un uomo che ha portato avanti e suscitato degli ideali, ha avvicinato tanti giovani alla politica. Io vengo da una famiglia che ha un'esperienza democristiana. Ma ricordo bene che dopo il comizio di Padova ci fu un grande e profondo momento di dolore collettivo al di là dell'appartenenza politica che ha riguardato anche chi non votava Pci. Berlinguer è colui che in Russia disse 'tutto sommato mi sento più sicuro dall'altra parte', sembra una frase banale ma va contestualizzata all'epoca. E' un uomo che ha segnato la storia del suo Paese e ho un grande rispetto per lui, per il suo pensiero e per la sua intelligenza".