"Centri di gravità, punti di riferimento, luoghi di socialità dove ricucire quel tessuto umano e urbano che l'impostazione accentratrice dell'attuale amministrazione ha lacerato. Sono le Case di quartiere per riavvicinare il Comune alle persone. La squadra dei candidati alla presidenza dei municipi ha pronta la mappa e il piano di azione per aprire alla cittadinanza questi spazi".
Lo ha detto Ariel Dello Strologo durante la conferenza stampa per la presentazione della mappa delle Case di Quartiere. I 25 segnaposto sulla mappa di Genova per le case di quartiere individuati dai candidati alla presidenza dei nove municipi sono: Castelletto, Lagaccio e Oregina (Municipio 1 Centro Est), Campasso e Sampierdarena (Municipio 2 Centro Ovest), Marassi, San Fruttuoso e Quezzi (Municipio 3 Bassa Valbisagno), Molassana, Staglieno e Struppa (Municipio 4 Media Valbisagno), Bolzaneto, Certosa e Pontedecimo (Municipio 5 Valpolcevera), Cornigliano e Sestri Ponente (Municipio 6 Medio Ponente), Cep, Pra e Voltri (Municipio 7 Ponente), Albaro, Foce e San Martino (Municipio 8 Medio Levante), Borgoratti, Quarto e Sturla (Municipio 9 Levante).
"Alcune strutture sono già aperte e in funzione come centri civici (ad esempio a Certosa, Cornigliano e Sampierdarena) e saranno implementati. Altre - come l'ex Onpi di Quezzi (nella foto) e l'ex Regina Pacis in corso De Stefanis - sono proprietà comunali che giacciono nel totale abbandono da decenni e necessitano di interventi fisici ed economici importanti. La costituzione delle Case di Quartiere corrisponde a una forma di riqualificazione e rigenerazione urbana che mette al centro l'individuo nel suo rapporto con l'ambiente e la comunità".