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Porto e trasporti

1 minuto e 12 secondi di lettura
di E.C.

Un passo importante verso un mare più pulito: sono state avviate due ecoisole a La Spezia per la gestione dei rifiuti prodotti o raccolti dalle attività antropiche in mare.

L'obiettivo è quello di creare un'economia circolare, recuperare interamente alcuni prodotti di scarto derivanti da pesca, acquacoltura e diporto per reinserirli nel ciclo produttivo, salvaguardando l'ambiente.

L'impianto potrà gestire anche picchi straordinari di rifiuti come quelli derivanti da mareggiate o alluvioni. Le due ecoisole avranno compiti ben distinti: la prima, gestita da Iren-Acam, è dedicata alla raccolta dei RAP, ossia i rifiuti accidentalmente pescati, tra cui plastica, carta, metallo, legno e vetro; la seconda, gestita da Sepor Spa, si occupa invece dei rifiuti speciali da pesca e diporto, che comprendono principalmente batterie e olio motore.

Alla realizzazione del progetto hanno partecipato l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale e Regione Liguria, di cui è soggetto attuatore all’interno del progetto P.Ri.S.Ma – MED, che ha stanziato un budget pari a 55.000 euro, con partner Arpal, IZS, Ticass e Gestimar.

L'inaugurazione è avvenuta oggi presso la banchina Revel a La Spezia, dove erano presenti il sindaco Pierluigi Peracchini, il vice presidente e assessore alla Pesca di Regione Liguria Alessandro Piana, il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Mario Sommariva, l’assessore all’Ambiente del Comune de La Spezia Kristopher Casati, il presidente Gestimar S.c.p.a. Augusto Comes e la project manager di Ticass S.c.r.l. Claudia Cattaneo.