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Porto e trasporti

Fiducioso l'amministratore delegato della divisione crocieristica Pierfrancesco Vago
1 minuto e 37 secondi di lettura
di r.p.

 "Il consumatore dopo due anni di pandemia, di vivere chiusi senza poter uscire, senza poter vedere altra gente, senza poter vedere un tramonto, ha bisogno di una vacanza, è un fatto psicologico. I clienti stanno andando in vacanza, anche se c'è un problema di aumento prezzi, una speculazione e qualche difficoltà sulle catene di approvvigionamento ma risulta che la maggior parte della popolazione ha risparmiato ed è arrivato il momento in cui si dice: "me ne frego e vado in vacanza'. Le crociere con l'economia di scala, il fatto di essere organizzati industrialmente porta a risparmi per i vacanzieri e quindi le nostre navi sono piene, anche last minute". Lo dice Pierfrancesco Vago, amministratore delegato della divisione crocieristica di Msc Group durante un evento organizzato nel centro di addestramento della compagnia a Sorrento nell'ambito del Global Youth Tourism Summit dell'Unwto di cui Msc è sponsor principale.

Sul congresso, Vago dice: "Il turismo è importantissimo per tutti noi non solo per l'impatto economico ma perché ci fa conoscere tra di noi e ci fa abbattere le barriere. Lavorare con l'Unwto con i giovani che poi saranno i leader del futuro lo trovo molto bello e importante". Vago sottolinea come il pubblico apprezzi sempre di più l'All Inclusive ma anche la sicurezza sia sanitaria grazie al protocollo anti Covid della bolla negativa sia "geopolitica".

"In nave - dice - è tutto organizzato e si stacca la spina. E poi ditemi in quale struttura ricettiva si testa tutto il personale ogni 3 giorni come avviene sulle nostre navi?". A livello generale secondo Vago sicuramente l'industria crocieristica sta dando segnali importanti di ripresa. "Certo abbiamo fatto un lavoro immenso di coordinamento con tutti i porti e poi abbiamo aumentato la possibilità di prenotare anche all'ultimo secondo grazie alle agenzie ma anche alla digitalizzazione dei sistemi e ai call center, insomma una grande capacità aziendale di adattarsi. Penso che nel 2023 potremo vedere la normalizzazione del settore turismo con l'avvicinarsi alle curve storiche precedenti alla pandemia".