GENOVA - "Auspichiamo continuità ma non arriverebbero gli unni" così il presidente dell'Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini sulla situazione della crisi di governo che il Paese sta affrontando. Signorini non si mostra troppo preoccupato per il futuro di investimenti e prospettive dello scalo portuale genovese. Il presidente dell'Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale è stato il protagonista di Terrazza Incontra su Primocanale.
Focus sul porto di Genova, sui lavori e i progetti di crescita dello scalo. A Terrazza Colombo per l'incontro: dal presidente di Assarmatori Stefano Messina ad Aldo Spinelli del Gruppo Spinelli passando per Augusto Cosulich presidente della Fratelli Cosulich, Fabrizio Parodi di Interglobo, Bruno Guglielmini di Amico&Co, il presidente della Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio, Gilberto Danesi, presidente del Psa, Beppe Costa della Costa Edutainment e tanti altri.
Numerosi i temi affrontati, dalla situazione della gara per l'assegnazione dei lavori per la nuova diga di Genova, al piano regolatore, dalla crisi di governo ai depositi costieri. L'incontro è stato l'occasione per fare il punto a 360 gradi sulla situazione del porto del capoluogo.
CRISI DI GOVERNO - "Mi auguro che questo governo continui o uno simile. In questi anni abbiamo collaborato bene con tutti i diversi governi. La continuità è meglio ma non arriverebbero gli Unni. Il governo ha fatto tanto per Genova. Ora dobbiamo essere bravi noi ad andare avanti - spiega Signorini -. A Genova abbiano tutto in porto: dal turismo ai container. In questo momento Genova ha bisogno di vedere associata alla leadership pubblica una vitalità imprenditoriale privata. La classe imprenditoriale deve dare un segnale di coesione con il pubblico. Ora ci stiamo occupando di scrivere una clausola di adeguamento prezzi accettabile da parte delle imprese. L'importante è aver clausola che tenga conto di cosa succede. Non vuol dire che non ci sia il tema copertura ma sono fiducioso".
DIGA DI GENOVA - "Sono già stati dati 30 milioni di euro, ora si lavora sulle clausole. Siamo in negoziazione con le due aziende su due punti, una è la clausola di adeguamento prezzi: loro hanno richiesto la modifica di alcune clausole molto delicate come ad esempio quella del rischio geologico. Noi contiamo di ricevere le offerte entro il mese di luglio. Abbiamo anche altre aziende interessate ma ancora non hanno formulato una proposta" spiega Signorini.
PIANO REGOLATORE - "Abbiamo esaurito la prima fase in cui abbiamo condiviso con gli enti locali alcuni indirizzi strategici - spiega il presidente Signorini -. Siamo nella fase di redazione dei piani portuali e di valutazione ambientale strategica. E' una grande occasione il piano regolatore. Tempi? Entro la fine del prossimo anno pensiamo possa essere approvato. Nel piano regolatore terremo conto delle diverse istanze della città, combinare le diverse esigenze presenti tra quelle di Levante e quelle di Ponente. Personalmente penso a un potenziamento del settore della cantieristica navale legata alle riparazioni. Credo molto nel porto industriale-commerciale".
PORTO E FERROVIA - "Il Terzo Valico ha un orizzonte che segna 2024-2025. Quando il bocchettone del Terzo Valico sarà pronto avremmo diverse diramazioni, una che va verso Sampierdarena, una verso Pra' e poi quella che va verso Vado. Sul fronte binari in porto, quello dell'ultimo miglio che si collegano con il Terzo Valico abbiamo diversi interventi in corso: c'è Parco Rugna che sta tra Bettolo e Sech con i lavori in esecuzione, poi c'è galleria Molo Nuovo che porta al Campasso, poi c'è Fuori Muro che serve tutti i terminal di Sampierdarena, è in fase di progettazione: a gennaio 2023 la gara e poi partiranno i lavori. Il secondo tema da affrontare è quello tariffario. Il terzo tema invece riguarda gli operatori. Rispetto al passato c'è stata una forte discontinuità forte da parte di Ferrovie. Ora abbiamo una divisione merci che affronta il problema dei trasporti. Abbiamo tutti gli ingredienti per rispondere alla sfida".
TEMPI ELETTRIFICAZIONE BANCHINE - "Entro fine anno lavori per terminal crociere. Il vantaggio che abbiamo nell'area delle riparazioni navali è che abbiamo Ente Bacini che può regolamentare in maniera autonoma" spiega Signorini.
BINARI A PRA' - "E' un progetto che finalmente ha preso l'avvio. Dobbiamo lavorare su demolizione del casello Pra' (e nuovo casello ndr). La fine lavori è prevista tra due anni-due anni e mezzo a partire da oggi. Le fasi delicate le abbiamo già superate".
RAPPORTO PORTO-COMUNE - "Il Rapporto tra porto e Comune è molto importante perché la sinergia è fondamentale. Le aree sono quelle che sono e ci sono aree dove si performa meno come ad esempio quelle dell'ex Ilva a Cornigliano dove servono aree per la logistica portuale".
RETROPORTO - "E' un tema di cui si discute da tanto tempo. La retroportualità ha alcuni benefici e alcune criticità. Non dimentichiamo che il mercato di riferimento di Genova è a una distanza compresa tra i 120-200 km. La merce è vicina, più la merce si allontana più diventa conveniente il ferro rispetto ai camion. Abbiamo avuto 30 milioni per sviluppare alcune delle aree retroportuali: sono in fase di progettazione. Dobbiamo verificare col mercato la convenienza. Oltre a questo abbiamo alcuni operatori privati che stanno pensando di farlo privatamente. Autostrade
per l'Italia sta immaginando alcune aree di sosta a supporto per il porto" spiega Signorini.
RINFUSE - "Le rinfuse solide e le rinfuse liquide hanno da alcuni anni dei trend di mercato geografici diversi. Più sei diversificato più sei pronto ad assorbire le esigenze di un mercato che si susseguono di volta in volta" commenta Signorini.
DEPOSITI COSTIERI - "Il consiglio superiore dei lavori pubblici ci ha chiesto alcuni adeguamenti, due su tutti: l'impatto ambientare dell'insediamento dei depositi e l'altro è un parre dell'Enac che a noi aveva già detto che non c'erano ostacoli ma siamo in attesa a questo punto del documento ufficiale. Penso che nel giro di qualche settimana potremmo averlo".
VISIONE FUTURA DEL PORTO - "Se uno guarda la politica dei trasporti europei su Genova vede la visione molto chiara. Genova è la porta di ingesso sud della rotta Reno-Alpi. L'Europa ha scommesso molto su questo corridoio. Genova ha ricevuto 14 miliardi di investimenti. Sono investimenti giustificati da una politica di visione europea. La stessa Europa però pone una condizione, quella cioè che Genova deve risolvere il suo problema di accessibilità. Qualcosa si sta muovendo. Una volta risolto il problema dell'accessibilità il porto avrà più un'impronta internazionale che interregionale. Per quanto riguarda la mobilità qualcosa è stata fatta in questi anni. Grazie al nuovo ponte Genova San Giorgio, la strada sdella Superba, la Guido Rossa la situazione è migliorata rispetto a prima del crollo di ponte Morandi.
APONTE E ITA - Il presidente dell'Autorità portuale non entra nel tema: L'integrazione tra crociere e traffico aereo non è facile, Barcellona ce l'ha Genova no. Visto questo pieno coinvolgimento nel traffico aereo da parte di Aponte di Msc questa integrazione è auspicabile" si limita a dire Signorini.