Vai all'articolo sul sito completo

Porto e trasporti

Giovannini spiega: "Questo tipo di interventi saranno ancora rafforzati per assicurare che tutte le gare in particolare del Pnrr non vadano deserte ma al contrario procedano"
2 minuti e 13 secondi di lettura
di a.p.

GENOVA - Nessuna informazione su offerte per costruire la nuova diga di Genova, secondo round della partita. Ieri tutti appesi a una o più Pec, posta elettronica certificata, che dovevano arrivare entro mezzanotte in Autorità di sistema portuale. Era stato il ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini, l’altro ieri in visita a Genova, a spiegare che le aziende interessate a portare avanti i lavori "sono state nuovamente invitate entro martedì a offrire le loro proposte.

Lo stesso presidente dell'Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini appena la settimana scorsa nel corso di Terrazza Incontra su Primocanale aveva spiegato che l'obiettivo è entro luglio di ricevere le offerte. 

Un mese fa il bando è andato deserto con le due cordate di imprenditori, We Build - Fincantieri e la spagnola Aciona con Gavio e Caltagirone che alla fine non si siano presentate alla gara per la realizzazione della nuova diga foranea di Genova. Dopo la parziale battuta d'arresto poi di fatto le trattative con le stesse due cordate sono andate avanti in queste settimane. A bloccare le offerte sarebbero state alcune clausole presenti nel bando. La prima riguarda la questione dell'adeguamento dei prezzi, la seconda il rischio geologico legato ad alcuni aspetti del fondale dove la diga andrebbe a sorgere. In questi giorni anche altri punti sono stati affrontati.  

Il bando iniziale era, per la prima parte dei lavori, per un valore di 900 milioni (troppo pochi per le aziende interessate, almeo+no do 300-400 milioni), mentre l'intera opera vale un miliardo e 300 milioni. Tutto il settore con il presidente dell'Authority e le istituzioni locali sottolineano l'importanza dell'opera per Genova e non solo. La nuova diga permetterebbe al porto genovese di competere ancora di più con le altre realtà europee. La diga rientra nelle opere fondamentali previste dal Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza).

A preoccupare le aziende era stato anche il rialzo dei prezzi delle materie e non solo legate al quadro internazionale. Su questo aspetto il ministro Giovannini ha tranquillizzato: "Credo che alcuni prezzi stanno rientrando come speravamo anche se restano molto elevati. Il problema, al di là della diga di Genova, è già stato affrontato dal governo e questo tipo di interventi saranno ancora rafforzati per assicurare che tutte le gare in particolare del Pnrr non vadano deserte ma al contrario procedano. La diga di Genova è un'opera iconica e assolutamente fondamentale". Il ministro ha spiegato che, se sarà necessario, si potrà attingere da questi fondi nazionali di 10 miliardi anche per gli extracosti della diga di Genova. 

Per quanto riguarda i tempi di realizzazione dell'opera l'obiettivo è concludere una primaria parte della nuova diga foranea entro il mese di dicembre del 2026.  

 

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI

Lunedì 25 Luglio 2022

Ribaltamento Fincantieri: "Si va avanti. 50% di posti di lavoro in più"

Oggi visita del ministro Giovannini in cantiere
Lunedì 25 Luglio 2022

Diga, domani nuove offerte. Il ministro: "Ci sono già fondi per extra costi"

Giovannini spiega: "Questo tipo di interventi saranno ancora rafforzati per assicurare che tutte le gare in particolare del Pnrr non vadano deserte ma al contrario procedano"
Giovedì 21 Luglio 2022

Diga di Genova, spunta l'ipotesi di una struttura galleggiante

GENOVA - Per la nuova diga di Genova sembra spuntare anche l'ipotesi di una struttura galleggiante o realizzata con cassoni su pali. Per ora solo voci, che circolano nel mondo portuale, non escludendo la discesa in campo del colosso francese delle costruzioni e delle telecomunicazioni Bouygues come
Mercoledì 13 Luglio 2022

Diga Genova, Paita: "Necessario aumentare il budget"

GENOVA - “Considerato il problema del caro materiali, se vogliamo realizzare un’infrastruttura fondamentale per la città di Genova come la diga foranea bisogna lavorare per aumentarne il budget“. Lo dichiara Raffaella Paita, deputata di Italia Viva. “Per questo -prosegue Paita - "ho avviato dei col