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Porto e trasporti

Olivieri (presidente Provincia Savona): "A inizio gennaio nuovo incontro tra le istituzioni"
2 minuti e 31 secondi di lettura
di Andrea Popolano

SAVONA - La proposta è stata messa sul tavolo con un emendamento parlamentale: l'idea è quella di assegnare la carica di commissario alla gestione al presidente dell'Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini.

Questo è il punto centrale del documento presentato da Italia Viva e sottoscritto dalla Ligure Raffaella Paita, presidente della Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati. Secondo Italia Viva quella del presidente dell'Autorità portuale sarebbe "la figura che, in virtù di una visione integrata del problema, può, nel ruolo di commissario, velocizzare di più le opere". Ora la proposta dovrà trovare il benestare del Parlamento.

A inizio dicembre si è svolto un vertice tra enti per delineare il futuro delle Funivie che dal porto di Savona trasporta le merci sbarcate (rinfuse) sino ai parchi deposito di San Giuseppe di Cairo, oltre l’Appenino Ligure, grazie a un sistema integrato di trasporto costituito da nastri trasportatori e da due linee funiviarie per un totale di 18 km. L'ondata di maltempo dell'autunno del 2019 ha distrutto l'operatività della funivia. Il cronoprogramma stabilito prevede una ripresa dell'operatività entro 10-12 mesi dall'inizio del 2022. Dunque a fine anno prossimo tutto potrebbe tornare operativo. Servono però i finanziamenti per rilanciare l'attività e salvaguardare i circa 70 dipendenti. Per i lavori di ripristino sono stati messi a disposizione dal ministero 4 milioni di euro che il commissario alla ricostruzione Vittorio Maugliani può utilizzare per il ripristino delle Funivie.

La società Funivie Spa nelle scorse settimane ha rimesso la concessione al ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili deliberando inoltre la liquidazione della stessa e garantendo la copertura per i prossimi mesi della posizione dei dipendenti con la cassa integrazione. Nel frattempo si attende un decreto ad hoc dal governo che servirà a garantirà le risorse necessarie per il pieno finanziamento della ricostruzione dei piloni gravemente danneggiati oltre due anni fa. Poi c'è il capitolo ripresa del funzionamento.  

Il nome di Signorini per gestire le Funivie in attesa di una schiarita piace anche a livello istituzionale. "A inizio gennaio abbiamo un nuovo tavolo tra istituzioni - spiega Pierangelo Olivieri, presidente della provincia di Savona -. Ribadirò per quel che mi compete che serve una persona pienamente operativa, il presidente dell'Autorità portuale ha tutto il 'pedigree' necessario. Servirà poi una soluzione definitiva perchè vogliamo rivedere la funivia pienamente operativa. C'è un problema di tempi e obiettivi da traguardare che pensiamo sia superabile solo attraverso la presenza di un commissario alla gestione. Poi, oltre al lavoro di ripristino, servirà anche un'attività di manutenzione ordinaria che deve essere eseguita tutti i giorni della settimana, oltre a tutto il lavoro di scarico e carico dei materiali. Questo è un impianto al quale non si può rinunciare. Un'opera costruita cento anni fa e che rappresenta anche un fattori di rispetto ambientale e green compliance unito alla ferrovia di grande valore e realizzato quando ancora il tema non era al centro delle agende politiche" spiega Olivieri. Un modo anche provare a liberare, in parte, le autostrade della Liguria dalla massiccia presenza di Tir che contribuiscono insieme ai cantieri a intasare e creare lunghe e interminabili code. 

 

DALL'ARCHIVIO DI PRIMOCANALE