GENOVA - Dove nessuno e’ riuscito prima di lui, i sindaci Pericu, Vincenzi e Doria, (ASCOLTA QUI) riuscirà il sindaco di Genova Marco Bucci? Il tema scottante è quello del tunnel subportuale di Genova, un tuffo in fondo al mare, citando un’espressione pittoresca dello stesso primo cittadino, mutuata dall’architetto Renzo Piano, chiamato ancora una volta a mettere il suo prestigioso marchio su una grande opera genovese.
La polvere dal progetto è stata tolta da Bucci nell’ambito dell’accordo compensativo con autostrade dopo il crollo di ponte Morandi. 700 milioni di euro a mó di “risarcimento” per quanto successo il 14 agosto del 2018 (usiamo la parola risarcimento con le pinze vista l’entità della tragedia).
Ma la strada per realizzare l’opera sembra tutta in salita. Lo era fin dall’inizio, come denunciato proprio un anno fa da Primocanale con un’inchiesta sul tema. Certo controcorrente, nel momento in cui prevalevano i toni trionfalistici sull’opera, anche se dalla nostra inchiesta emersero alcune autorevoli voci discordanti: Aldo Spinelli, Edoardo Monzani amministratore delegato di Stazioni marittime, Gian Enzo Duci di Federeagenti. (ASCOLTA MONZANI) (ASCOLTA DUCI) (ASCOLTA SPINELLI)
Le perplessità espresse da Primocanale trovano oggi più che mai conferma alla luce di quanto è stato scritto nella relazione pubblicata al 10 settembre (LEGGI QUI): un decreto dirigenziale del Settore Valutazione impatto ambientale e sviluppo sostenibile della Regione fa il punto con un dossier dettagliato evidenziando le criticità e le ipotesi di soluzioni emerse sulla proposta avanzata dalla società Autostrade per l'Italia. I nodi riguardano il progetto del Waterfront di Levante, in corrispondenza delle rampe di collegamento alla zona Madre di Dio. Risulta interferenza anche con la previsione del Nuovo Ospedale Galliera. Per l'interferenza con la viabilità sopraelevata portuale in previsione in zona San Benigno in fase di costruzione, nello studio del tracciato si è rilevato che, per un tratto, le canne principali interferiscono con le fondazioni su pali dei viadotti portuali. È inoltre stata evidenziata un'interferenza con i binari portuali. Possibili interferenze risultano anche con il progetto di realizzazione della nuova diga foranea del porto di Genova.
La zona di imbocco di ponente del nuovo tunnel subportuale risulta interessata dai progetti di adeguamento e potenziamento del nodo viario di San Benigno finalizzato al collegamento con la viabilità urbana, portuale, di Lungomare Canepa e con il casello autostradale di Genova ovest, nuovo varco portuale in elevazione. L'Autorità di sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale ha fornito inoltre alcune osservazioni sulle interazioni tra l'intervento tunnel subportuale e i progetti che prevedono la realizzazione di una nuova viabilità interna ed esterna all'area portuale attraverso la creazione di corridoi e accessi dedicati al traffico pesante e di adeguamento delle infrastrutture di security del Porto di Genova.
Il nostro editore Maurizio Rossi, già’ membro della commissione trasporti del Senato nella XVII legislatura, i dubbi sull’opera li spiattelló in faccia al sindaco Bucci, durante l’evento Terrazza incontra del 4 luglio 2022 (GUARDA QUI).
Insomma, il progetto marchiato Renzo Piano, diventerebbe sicuramente bello, ingegneristicamente affascinante, ma entrando nel concreto si aprono molti problemi, per i soggetti che vedrebbero interferite le loro attività con i cantieri (che dovrebbero aprire secondo Bucci a metà del 2023).