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Porto e trasporti

E' stato amministratore dell'azienda per 20 anni
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di Matteo Cantile

ROMA - E' morto a 78 anni Giuseppe Bono, storico amministratore delegato di Fincantieri: la notizia è stata diffusa dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, con un tweet: “È mancato Giuseppe Bono, Peppino. Un amico fraterno, grande uomo, straordinario capitano d’industria. Ha dedicato tutta la sua vita a costruire ricchezza per l’Italia. Lo conobbi appena arrivato a Fincantieri, che era in grave difficoltà. Ora ha i migliori prodotti al mondo”.

Bono è stato alla guida di Fincantieri per 20 anni, caratterizzando lo straordinario sviluppo dell'azienda: è stato sostituito lo scorso mese di maggio, per decisione del Governo, da Pierroberto Folgiero. 

Giuseppe Bono era nato a Pizzoni, in provincia di Vibo Valentia, il 23 marzo 1944: dopo essersi laureato in Economia e commercio aveva iniziato una lunga carriera nel gruppo Fiat-Finmeccanica. Il primo incarico di prestigio è stato in Aviofer, del gruppo Breda, di cui è divenuto Amministratore delegato; poi ha assunto prima la direzione generale e poi la carica di Amministratore Delegato in Finmeccanica, quindi nel 2002, 5 giorni dopo avere rassegnato le dimissioni da Finmeccanica, è stato nominato Ad di Fincantieri, al posto di Pier Francesco Guarguaglini, che ha sua volta lo ha sostituito in Finmeccanica. Ha mantenuto questa posizione fino al 15 maggio di quest'anno. 

Nella sua lunga carriera Bono ha ricevuto numerosi premi e onorificenze: tra le altre, l'Università di Genova gli ha assegnato nel 2006 la Laurea Honoris Causa in Ingegneria navale, "nell'elevato contributo da lui dato alla cantieristica navale in generale e particolarmente a quella ligure - si legge nella motivazione - Il dott. Bono, nella sua responsabilità di Amministratore Delegato di Fincantieri, ha messo in atto strategie che hanno importanti ricadute per la Liguria". 

IL CORDOGLIO - "Ci lascia un grande condottiero - si legge in una nota rilasciata da Fincantieri - . Per due decenni alla guida di Fincantieri, Giuseppe Bono ha dato un contributo fondamentale per il rilancio della navalmeccanica italiana che oggi può vantare indiscusse leadership mondiali.

"A nome di tutti i nostri colleghi vogliamo ricordare colui che ha rappresentato una figura di riferimento per l’industria nazionale. Giuseppe Bono ha sviluppato e portato avanti una visione coraggiosa e lungimirante, con un’attenzione costante alle persone, raccogliendo sempre le sfide più difficili e perseguendo sempre l’interesse del Paese. Il fermo rispetto del lavoro come valore primario è stata la cifra distintiva e il faro della sua azione. La sua morte addolora profondamente tutta la comunità di Fincantieri che, in un momento così triste, vuol far sentire la sua vicinanza alla famiglia". Così hanno dichiarato il Presidente Claudio Graziano e l'Amministratore delegato Pierroberto Folgiero.

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti esprime, a nome della Giunta regionale, il più profondo cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Bono, ex amministratore delegato di Fincantieri, scomparso oggi a 78 anni. "Bono è stata una figura di grande rilevanza per l'industria nautica del nostro Paese, come guida di Fincantieri, - dice Toti - e in particolare per la Liguria, che ospita i poli di Sestri Ponente, Riva Trigoso e Muggiano. Non possiamo dimenticare poi il suo ruolo, sempre in quanto guida di Fincantieri, nella costruzione del nuovo Ponte di Genova, dopo la tragedia del Morandi. Regione Liguria è vicino alla famiglia in questo momento di dolore". 

"Un uomo che con caparbietà ha rivoluzionato Fincantieri e con cui ho avuto il piacere di collaborare anche per la ricostruzione del ponte San Giorgio. Anche grazie a lui e alla sua visione, Genova ha saputo rialzarsi in fretta dopo la tragedia del 14 agosto 2018". Lo dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci.

 "Giuseppe Bono è stato un grande manager pubblico, determinato e coraggioso -  scrive in una nota la presidente dei senatori di Azione - Italia Viva Raffaella Paita -, uno degli ultimi grandi che hanno saputo rilanciare e dare lustro all'industria pubblica e, aggiungo, uno dei pochi esperti e sostenitori della politica marittima italiana".

Il cordoglio arriva anche dall'onorevole e vice ministro al Mit Edoardo Rixi. "Il mio cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Bono - si legge nella nota -, figura di spessore umano e professionale. Ha rivoluzionato un'azienda strategica come Fincantieri e si è impegnato a fondo per la ricostruzione del Ponte San Giorgio di Genova a seguito della tragedia di ponte Morandi. Un abbraccio ai familiari, la nazione perde un manager capace e determinato".

"Ho avuto modo di conoscerlo e lavorare con lui in Liguria su partite strategiche riguardo allo sviluppo degli stabilimenti. Ha fatto crescere Fincantieri portandola ai vertici dell'industria mondiale. Ricordo un uomo mai banale e con una visione riformista della società. Esprimo le mie più sentite condoglianze e quelle del gruppo che rappresento alla sua famiglia", conclude.

"Giuseppe Bono – aggiunge il sindaco Bucci - poco più di anno fa, aveva ricevuto la cittadinanza onoraria di Genova per le sue capacità professionali e manageriali e per l'impegno profuso nella ricostruzione del viadotto. In questo momento di dolore sono vicino ai familiari: l'Italia perde un grande dirigente che ha dato tanto per il proprio Paese".

 La deputata Ilaria Cavo scrive: "È stato un uomo con una passione per l'industria, per la cantieristica ma anche per i giovani. Giuseppe Bono, che oggi ci ha lasciato, è stato uno dei manager che, soprattutto negli ultimi anni, più si è esposto per far capire ai ragazzi  l'importanza di studiare e ricoprire professioni  tecniche, necessarie al mondo dell'industria; per colmare il gap tra le esigenze delle aziende e i profili disponibili sul mercato del lavoro".

"Non ha perso le occasioni per parlare agli studenti, non ha mai mancato per esempio un appuntamento con il salone 'Orientamenti' - continua Cavo -. Come Ad di Fincantieri aveva firmato la convezione per dare il via ai corsi Its a livello nazionale e particolarmente radicati in Liguria dove, grazie all'accordo con Accademia della Marina Mercantile e alla programmazione di Regione Liguria, sono stati avviati corsi di alta specializzazione tecnica post diploma per tecnici di supervisione di impianti elettrici di bordo e per ship manager, che si rinnovano con successo. Anche da questo punto di vista ha tracciato una rotta. Anche così, nella vicinanza al dolore della famiglia, lo ricorderemo".


"Con Giuseppe Bono dieci anni fa abbiamo avuto momenti di confronto anche aspro per la difesa dello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso e dei suoi lavoratori, ricordo le manifestazioni e gli scioperi con i sindaci del territorio", così Luca Pastorino, deputato e sindaco di Bogliasco. "Sono addolorato per la sua morte, è una figura che mancherà, poiché è stato capace di rilanciare e guidare un settore fondamentale per l'industria italiana come quello delle costruzioni navali", conclude Pastorino.

Anche Uil Liguria esprime cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Bono. Il segretario generale della Uill Liguria, Mario Ghini, ricorda il suo impegno per lo sviluppo industriale del Paese e in particolare della nostra regione e si stringe alla sua famiglia in questo momento di profondo dolore.

"A nome di tutta la Città esprimo le mie più sincere condoglianze per la scomparsa di Giuseppe Bono, un fuoriclasse che è stato per vent'anni alla guida di Fincantieri, ha sempre avuto fortissimi legami con la nostra Città tanto da essere stato anche presidente di Promostudi La Spezia dal 2016 al 2018 – dichiara il sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini –. A lui mi legano preziosi ricordi sia quando ero impegnato nel sindacato sia come sindaco: un gentiluomo che è stato un pilastro della classe dirigente di questo Paese e dal quale diverse generazioni hanno potuto imparare che cosa significa amministrare con lungimiranza e umanità".

Cordoglio e ricordo arriva anche dalla Fim Cisl Liguria: “Passione e capacità uniche. Ha saputo traghettare l’azienda in una dimensione globale trasformandola e riformandola, dimostrando sempre un grande rispetto per il lavoro. Ha saputo intercettare il mercato delle grandi navi da crociera, rendendo una risorsa, ciò che per molti veniva vissuto come un problema da affrontare, ovvero un significativo numero di cantieri sparsi per l’Italia. Un manager serio e capace. Una grave perdita per il Paese”.

 

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