GENOVA - "Un punto nodale del PNRR, nei confronti di Genova: se non riusciamo o fatichiamo a realizzare quell’opera avremo grossi problemi" tuona a margine di "Terrazza incontra Paolo Emilio Signorini", il presidente della Camera di Commercio di Genova, Luigi Attanasio. Nelle ore che precedono la decisione del Tar (venerdì) sul ricorso presentato dal consorzio Eteria contro l'aggiudicazione dei lavori della diga alla cordata We Build-Fincantieri-Fincosit e Sidra, si moltiplicano gli auspici affinchè l'opera si faccia al più presto.
"Ci sono tante priorità ma la prima è fare la diga - rincara la dose Sandro Scarrone, presidente del Cetena, centro di studi e consulenza navale - io non entro negli aspetti legali del contenzioso che è in piedi adesso, ma certamente una delle caratteristiche del nostro sistema, che rende ancora più complicata la vita di coloro che devono decidere, è questa continua conflittualità legale. Non possiamo permetterci ulteriori ritardi, la diga è un’opera fondamentale che cambierà il volto del nostro porto e quindi della nostra città e quindi dalla Liguria. I tempi già sono stretti, i quattro anni di cui si parla per la realizzazione sono stretti. Se andiamo a perdere ancora degli altri mesi siamo... non dico rovinati perché non è vero, ma rischiamo di arrivare sempre in ritardo rispetto ad altre realtà quindi andiamo avanti, per piacere".