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Porto e trasporti

Venerdì scorso la Camera di consiglio del tribunale amministrativo, oggi il pronunciamento del giudice
3 minuti e 45 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani
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GENOVA - Il Tar ha sentenziato: respinta la richiesta di sospensiva del consorzio Eteria contro l’aggiudicazione dei lavori della nuova diga da parte dell’Autorità portuale a Webuild-Fincantieri Infrastructure-Fincosit e Sidra. Il 27 gennaio è stata fissata l'udienza pubblica per la trattazione del ricorso. La Camera di consiglio si era svolta venerdì, durata circa un'ora e mezza, ma il giudice si era riservato qualche giorno di tempo per sentenziare su una vicenda delicatissima. 

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La stipulazione del contratto dunque può avvenire e l'opera andare avanti secondo i tempi indicati dai progettisti e confermati dallo stesso presidente dell'Autorità portuale: "Cantierizzazione lavori a dicembre". Ricordiamo che per poter giovare dei finanziamenti del PNRR, il piano nazionale di ripresa e resilienza, l'opera deve essere conclusa entro dicembre del 2026. Da qui tutta l'attenzione e l'ansia per la decisione del Tar. L'opera ha un valore di 1.3 miliardi, di cui 950 milioni già finanziati, con fondi del PNRR per 500milioni. Il Tar ora dovrà giudicare nel merito la richiesta dei ricorrenti ma l'opera può proseguire. Ci vorranno presumibilmente mesi per conoscere il giudizio che, in caso fosse favorevole ad Eteria, darà probabilmente origine ad un indennizzo. 

 LE REAZIONI 

Il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, si è detto contento con un post sui suoi profili social: "Una buona notizia che evita una battuta d'arresto per la realizzazione di un’opera fondamentale per la Liguria e per il Paese. Ora avanti per arrivare all'inizio dei lavori nel più breve tempo possibile".

"Sono contento per lo sviluppo del porto, per la futura Rotterdam" esulta Aldo Spinelli, da sempre uno dei più strenui sostenitori della nuova diga "è impossibile che loro facciano 11 milioni di contenitori con una città con più o meno le stesse dimensioni di Genova, ma hanno iniziato a lavorarci già vent'anni fa" sprona il commendatore.

"Finalmente superata questa fase legata agli aspetti 'di diritto', si può iniziare la strada per un'opera strategica per il porto di Genova, che dovrà crescere sempre di più per quanto riguarda i servizi da dare alla merce per essere sempre più competitivi" ha reagito il direttore generale di Spediporto Giampaolo Botta.  

"Avanti tutta con l'avvio dei lavori della nuova diga, opera essenziale per lo sviluppo del porto di Genova e della città, ma cruciale anche per il futuro economico del Paese", ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci.

"E' davvero una notizia positiva. Il fattore tempo non era e non è una variabile indipendente - commenta Paolo Pessina, presidente di Assagenti - Ora sta all'Autorità di sistema portuale rispettare gli impegni  e partire al piu' presto con i lavori. Come operatori del porto non possiamo che essere soddisfatti nella speranza che in corso d'opera la "ricorsite" italiana non torni a far sentire la sua voce per un'opera che è strategica per l'intero Paese e non solo per il porto di Genova".  

 CHE COSA SUCCEDE ADESSO: ECCO COME OPERA WEBUILD

Così Nicola Meistro, direttore operativo di Webuild, ha spiegato come sta operando e quali sono i passi da compiere per l'apertura dei cantieri della diga nei primi mesi del 2023. (LEGGI QUI) 

IL RIASSUNTO DELLA VICENDA AL TAR

Il Tar aveva accolto una prima richiesta di sospensiva il 10 novembre, nell'ambito nell'ambito della prima fase del giudizio cautelare: "La concessione della misura cautelare monocratica dev'essere utilmente limitata alla stipulazione del contratto, fermo il proseguimento delle verifiche previste dalla normativa vigente in materia di lotta alla mafia e dei requisiti di ordine generale e speciale dichiarati dall'aggiudicatario" aveva motivato il Tar nel  decreto di sospensiva. Che però si è fermata a oggi.

Le motivazioni facevano riferimento anche al fatto che il decreto di aggiudicazione riguardava un'opera pubblica di "particolare complessità e di rilevante impatto finanziata in parte con risorse del Pnrr e inserita nel Piano nazionale complementare", richiamando la normativa speciale per questi appalti prevista per legge. Il giudice amministrativo aveva accolto la domanda di misura cautelare presentata dalla cordata sconfitta per l'opera e aveva sospeso l'esecuzione del decreto di aggiudicazione del 12 ottobre 2022, ai soli fini della stipulazione del contratto, fissando per la trattazione collegiale della domanda cautelare la camera di consiglio, quella di venerdì, appunto.

Il ricorso era stato presentato contro il Commissario Straordinario per la realizzazione della Nuova Diga Foranea di Genova Paolo Emilio Signorini, l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, la Regione Liguria, la Città Metropolitana di Genova, il Comune di Genova.