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Porto e trasporti

Focus su diga e noli al convegno dell'Associazione italiana impiantistica
1 minuto e 4 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani

 

GENOVA - E' un fiume in piena Ignazio Messina, amministratore delegato della Ignazio Messina, nel giorno del convegno dell'Associaizone nazionale impiantistica al terminal di Genova. Occasione per parlare della diga di Genova, ironia della sorte il giorno in cui si attende dal Tar la decisione sul ricorso presentato dal consorzio Eteria contro l'aggiudicazione da parte dell'Autorità portuale. "La nuova diga consentirà alle grandi navi di accedere nella parte di ponente, da calata Bettolo ma dobbiamo mantenere i moli a pettine nel porto di Genova da Spinelli fino all'aeroporto, perchè altrimenti rischiamo che le navi, con un porto in linea, tutto "riempito", non passino più nel canale. Se poi servono dragaggi che si facciano". Stesse parole che l'altro giorno a Primocanale aveva espresso il presidente dei terminalisti, Beppe Costa. 

 

 "Certamente finchè non sarà conclusa la reallizzazione integrale della diga, quindi anche la fase B verso ponente, lasceremo i moli a pettine come chiede Messina" ha risposto a breve giro il presidente del porto Paolo Emilio Signorini. 

Nel convegno al terminal Messina toccati poi i temi legati ai noli, che hanno subito una contrazione anche del 60% soprattutto nelle rotte Est-Ovest, mentre per i rotabili c'è una grande richiesta, con due anni di prenotazioni già coperte senza più uno spazio libero.