Vai all'articolo sul sito completo

Porto e trasporti

Bilanci e prospettive con il presidente di Assagenti
1 minuto e 54 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani

 

GENOVA - Proseguono le interviste di Primocanale con il mondo marittimo e portuale in vista del nuovo anno. Tempo di bilanci realtivamente al 2022 appena trascorso, e di prospettive. Oggi sentiamo Paolo Pessina, presidente di Assagenti. 

 

"E' stato un 2022 più che positivo per tutto il comparto delle agenzie marittime e dei mediatori marittimi, non soltanto i contenitori ma anche la mediazione marittima e le crociere sono andati bene quindi, nonostante nella seconda parte dell’anno ci sia stato l’inizio della diminuzione dei noli soprattutto per quanto riguarda la parte asiatica, mentre ha tenuto ancora la parte del Nord America dove il cambio favorevole del dollaro ha favorito sicuramente le esportazioni italiane. Per quanto riguarda Assagenti è stato un anno positivo anche perché abbiamo chiuso con il rinnovo del contratto di secondo livello per le agenzie marittime, che è un punto di partenza molto importante soprattutto sia per i piccoli che per i grandi i quali, nel caso non abbiano un contratto di secondo livello aziendale, hanno un punto di partenza su cui lavorare con il sindacato con cui abbiamo avuto veramente, devo dire, un ottimo rapporto.

 

 

Nel 2023 e prevediamo che ci sia ancora qualche tensione sui noli, dovuta soprattutto all’arrivo del nuovo tonnellaggio ordinato negli anni 2000-2021, ma diciamo che occorre per tutti gli stakeholder genovesi un cambio di passo, cioè dobbiamo adeguarci a quelli che sono i grandi cambiamenti che arriveranno grazie agli investimenti che sono in atto sulla città, penso al terzo valico, alla diga, al nodo ferroviario.  Questo per me è importante anche perché se no perdiamo questo treno e non riusciremo ad essere protagonisti, a dire la nostra quali esperti sul modello shipping. Considerando anche un altro fatto, molto importante, che è quello che il nuovo Governo pare voglia mettere mano alla legge della sulla portualità italiana e quindi noi dobbiamo cogliere quest’occasione grazie anche al fatto che abbiamo per fortuna un vice ministro competente. Per quanto riguarda la riforma dei porti deve mirare a una minor burocrazia e quindi non importa quale sia la forma che dovranno avere le Autorità portuali, ma credo che sia veramente importante dare loro la possibilità di essere più snelle e di dare strumenti più snelli nelle decisioni, quindi praticamente muoversi un po’ come una impresa privata".