GENOVA - Un 2023 difficile da prevedere a livello di traffici marittimi viste le difficoltà internazionali su più fronti e, accanto, un 2022 che si sta chiudendo con grande slancio per il terminal Messina di Genova che si sta convertendo sempre di più a terminal multipurpose e con forte incremento dell'intermodalità. Tocca a Ignazio Messina, amministratore delegato della Ignazio Messina, l'analisi di fine anno ai microfoni di Primocanale.
"Il 2022 sicuramente è stato un anno molto particolare per il mondo dello shipping in senso generale, perché ho visto dei numeri che non abbiamo mai mai visto in tutta la nostra vita e sarà difficile affrontare i prossimi anni con questo livello storico di dati. Il 2023 è abbastanza problematico prevedere come sarà, soprattutto per le tensioni sociopolitiche che sono vicino a noi, parlo della guerra Russia-Ucraina e soprattutto per questo fermo un po’ dell’economia a livello globale dopo la fiammata che c’era stata nella ripresa economica post Covid. E' difficile poter interpretare questo andamento, sicuramente è molto preoccupante la situazione dell'Europa che sta vivendo una inflazione a due cifre dovuta principalmente alla speculazione sui costi energetici e la si vuole combattere con un aumento dell’inflazione, quindi se sta ammazzando un uomo praticamente già morto, perché non è che si può diminuire l’inflazione aumentando il costo del denaro. Tuttavia il mercato degli Stati Uniti sta tirando molto in quest’ultimo periodo, ad esempio rispetto ai traffici dalla Cina verso l’Europa e viceversa, per il dollaro forte, quindi dal punto di vista economico conviene comprare in Europa.
Per quanto riguarda il porto di Genova il nostro terminal sta diventando sempre più multipurpose, perché con la nuova diga e con la decisione dell’Autorità portuale di puntare sui terminal più a levante, di Sampierdarena, per fare il secondo polo di contenitori, noi ci stiamo convertendo a terminal multipurpose e stiamo avendo molto successo sul mercato, perché il porto di Genova era stato un po’ dimenticato da questo punto di vista. Insieme a questo stiamo puntando molto anche sulla intermodalità per la parte contenitori, abbiamo incrementato il traffico ferroviario a due cifre quest’anno, con più 12% (più 20% rispetto al 2020) e contiamo di aumentarlo anche di più l’anno prossimo in funzione del mercato che ci sarà".