LA SPEZIA - Nel mese di novembre sembrava cosa fatta. A Bilog di Piacenza si era annunciata per l'inizio del 2023 la Zona Logistica Semplificata del porto della Spezia (LEGGI QUI), ma ad oggi manca la firma al Dpcm d’istituzione della stessa.
Per riportare attenzione sul tema i Dem spezzini hanno organizzato un incontro che ha coinvolto associazioni di categoria, l’unione degli industriali, i sindacati e i presidenti della provincia di Parma, Andrea Massari, di Massa Carrara, Gianni Lorenzetti, e della Spezia, Pierluigi Peracchini, oltre che il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Orientale Mario Sommariva, il consigliere regionale del Pd Davide Natale e l’onorevole Andrea Orlando.
La Zls comporta vantaggi procedurali e amministrativi alle aziende che si insidieranno su questo territorio: le imprese potranno ottenere il credito di imposta per l'acquisto di terreni e per l'acquisizione, la realizzazione e l'ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Vantaggi concreti quali agevolazioni, nazionali e regionali, come ad esempio semplificazioni amministrative, incentivi economici e sgravi fiscali.
Il Dpcm aveva raccolto il consenso della conferenza stato regioni ed è in attesa dell’ultima sigla. Di fatto mancano delle relazioni integrative per completare l’istruttoria e c’è, forse, ancora margine per definire meglio i confini dello stesso decreto. Al momento sono state ricomprese oltre alla zona del porto spezzino anche le aree del retroporto di Santo Stefano Magra, alcune zone di Vezzano Ligure, Arcola, cui si aggiungono Noceto e Medesano in provincia di Parma.
Le conclusioni sono state tratte dall’onorevole del Pd Andrea Orlando che ha spiegato di aver già incontrato il ministro della Coesione territoriale Raffaelle Fitto e di auspicare ad una risoluzione nei prossimi mesi. Ma occorre comunque mantenere il tema attuale per questo Orlando si è fatto promotore di un comitato in grado di promuovere l’obiettivo, come avvenuto per la Pontremolese, un’infrastruttura che può solo trarre vantaggio dall’istituzione della Zls.
Senza dimenticare che le agevolazioni previste hanno una durata di sette anni, prorogabili al massimo di altri sette, e ci sono istituti di credito hanno già aperto una linea di finanziamento di 4 miliardi per la Zls. All’indomani, dunque, dell’attesa firma del Dpcm il territorio deve essere in grado di cogliere le opportunità che la zona logistica semplificata è in grado di dare.