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GENOVA - "Terrazza incontra la portualità della Liguria", primo appuntamento mensile del 2023 a Terrazza Colombo. Alla presenza del vice ministro dei Trasporti Edoardo Rixi, del presidente del porto di Genova - Savona Paolo Emilio Signorini. Oltre al vice presidente della commissione Trasporti del Senato, Lorenzo Basso. E ad altri ospiti come l'ammiraglio Sergio Liardo, Luigi Attanasio presidente della Camera di Commercio di Genova, Vincenzo Macello commissario straordinario raddoppio Finale -Andora, Antonio Benvenuti, console della Culmv.
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SALVATAGGIO DI MIGRANTI - GEO BARENTS
"Si ripartiranno i flussi in base ad accordi che evitino di creare emergenze nazionali e facendo sì che anche le ONG rispettino le regole, in modo che ci siano solo fini umanitari e non di altro genere, come qualche volta è successo con le ONG" ha detto Edoardo Rixi.
DIGA DI GENOVA
Rixi: "Gli extra costi non sono un rischio grave, uno dei temi più importanti, c'è un impegno preso con l'UE, rilevante è invece una serie di tensioni sul territorio che vanno affrontate con metodi compensativi. No ai comitati del no, se no non si creerà più ricchezza e lavoro, ma sì ad opere compensative così come per ponte Morandi o per il terzo Valico, con il potenziamento del nodo di Genova. Il tema delle risorse non lo vedo così significativo. I soldi ci sono e si troveranno, le opere però devono essere visti a favore di tutti".
Signorini: "Mi avvalgo del supporto che ci dà il vice ministro Rixi, è chiaro che queste opere, come la diga, significano con i cantieri avere interferenze. Avere al Governo un genovese fa la differenza come alla partenza, perchè tutto ebbe inizio con Rixi al Governo 2018. Lavoreremo bene per superare le criticità. Il ricorso nulla cambia perchè senza sospensiva il contratto è sottoscritto, i lavori si fanno. Siamo nella fase dei sondaggi e dei campi prova. Le criticità sono due, stato geologico dei luoghi e approvvigionamento dei materiali e sono i tre mesi che ci porteranno ad avviare i cantieri poi. I cassoni sono una interferenza da gestire e da compensare ma non è una delle opere più invasive, gronda e terzo valico sono ben più impattanti".
TERZO VALICO
Rixi: "Bisogna sbloccare la talpa, bisognerebbe vedere perchè si è studiato di farlo dove si incontrano Alpi e Appennini. Si modificano tipologie di scavo, tutelando l'incolumità di chi ci lavora ma andremo avanti con versante da Tortona a Pavia, soprattutto la prima parte di Voghera dove la velocità si alza a 250 km come ho chiesto. Sta per finire il dibattito pubblico, si progetta tratta fino a Pavia e poi c'è il problema del nodo di Milano che andrà affrontato perchè molto intasato. Laddove rallentiamo da un lato, acceleriamo dall'altro. Anche i fondi del PNRR andrannioriprogrammati all'interno degli stessi assi per non doverli ricontrattare.
FINALE - ANDORA
"2miliardi e 150 milioni della Finale-Andora non ancora finanziata. Ma stiamo andando avanti con le procedure necessarie, poi l'opera è l'80 per cento in scavo, useremo più frese e faremo miglioramenti progettuali" ha detto Vincenzo Macello di Rfi, commissario per il raddoppio della tratta.
AUTOSTRADE E CARO PEDAGGI
"I lavori potevano essere accelerati durante il Covid, ma c'è bisogno ancora di tantissimo lavoro, oggi si stanno facendo "tapulli" perchè la maggior parte delle opere vanno abbattute e ricostruite, ci sono viadotti e gallerie per il 70% del percorso, è complesso. Si possono mitigare i cantieri ma pensare che da domani mattina non ci siano più cantieri è impossibile, ma dovremmo fare opere nuove per 7 miliardi di euro. I pedaggi? E' un tema che riguarda tutti concessionari, il problema vero è che con sciagurato accordo con i Benetton, l'allora Governo ha accordato un piano tariffario legato agli investimenti. Noi stiamo trattando su sconto pedaggi".
SECH E DEPOSITI COSTIERI, SIGNORINI: "STUDI DI SETTORE"
Paolo Emilio Signorini: "Genova antesignana in precedente piano regolatore del 2001 di Gallanti, che pianificava porto e città e infatti ha fatto cose ragguardevoli. Oggi abbiamo esigenza in più, transizione energetica ed ecologica. Abbiamo Porto Petroli, depositi costieri e ex Ilva: dobbiamo produrre studi settoriali per capire il futuro di determinate merceologie, per capire quali sono le attività su cui scommettere. Crociere aumenteranno, il Sech è posizionato bene e compete con container e ro-ro quindi vedremo se possibile concentrare queste attività. Sui depositi costieri critico che se ne parli come una seccatura: possiamo immaginare che per ragioni di spazi e ambientali non si possa potenziare chimica a Genova e serve questa ottica".
LORENZO BASSO: "DIALOGHIAMO SUI DEPOSITI COSTIERI"
La condivisione degli obiettivi del piano deve essere veramente condivisa e il ritorno del lavoro deve essere il primo. Il trasferimento da Multedo deve avvenire ma ha senso fissare oggi scelte dovendo realizzare un piano regolatore portuale? Secondo me si deve riaprire un dibattito. Perchè oggi pregiudicare con alcuni punti lavoro e altri aspetti?". "Sono contrario al tunnel subportuale, perchè vorrei capire i costi di quell'opera, abbiamo altre priorità".
AMMIRAGLIO LIARDO SU LIMITI PORTO
"Il piano regolatore portuale è lo strumento e già nel piano operativo triennale sono emersi aspetti interessanti quindi l'obiettivo è creare sviluppo e lavoro, l'aeroporto crea vincoli con cui bisogna fare i conti".