GENOVA - E' il 7 aprile la data scelta dal Tar, il Tribunale amministrativo regionale, per una nuova udienza pubblica per il giudizio di merito sul ricorso presentato dal gruppo Eteria contro l'aggiudicazione dei lavori della nuova diga di Genova alla cordata guidata da Webuild. Durante la seduta della settimana scorsa, Webuild aveva chiesto un rinvio per poter analizzare la memoria aggiuntiva presentata dai ricorrenti.
I giudici del Tar chiedono all'Autorità portuale di esibire, entro 15 giorni da oggi, "la versione integrale e non oscurata della relazione B di illustrazione della "proposta progettuale" del consorzio Webuild con le successive integrazioni".
"Non vi è prova che la stazione appaltante abbia messo a disposizione delle ricorrenti la documentazione sulla versione integrale e non oscurata della Relazione B di illustrazione della "Proposta progettuale" del Consorzio tra Webuild s.p.a., Fincantieri Infrastructure Opere Marittime s.p.a., Fincosit s.r.l. e Società Italiana Dragaggi s.p.a., con le successive integrazioni, mentre parte ricorrente insiste per l'emanazione dell'ordine di esibizione. Va considerato che l'accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce "principio generale dell'attività amministrativa" al fine di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza". sono le motivazioni del Tar
LA CRONISTORIA
Il 21 novembre scorso i giudici avevano negato la sospensiva dell'iter chiesta dal consorzio Eteria, nei confronti di Webuild-Fincantieri che, qualsiasi sarà poi la sentenza, proseguiranno con la progettazione e costruzione di un'opera da 1,3 miliardi di euro di cui 950 milioni finanziati con fondi PNRR. Webuild e Fincantieri si sono aggiudicate l'appalto con un ribasso del 9,4% sulla base d'asta di 928 milioni (finanziati dal Pnrr) dopo non poche difficoltà. La prima gara dell'Autorità portuale a giugno era andata deserta perché entrambi i gruppi avevano giudicato insufficiente la base d'asta. A sbloccare l'impasse, e a far procedere l'ieter con trattativa privata, il fondo per le opere indifferibili del Pnrr attingendo al quale i costruttori dovrebbero essere in grado di coprire gli extracosti dovuti ai rincari delle materie prime
I lavori vanno comunque avanti, ma se Eteria dovesse vincere il ricorso gli spetterà un congruo risarcimento.