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Porto e trasporti

Parla il presidente di Amico & Co, Alberto Amico
1 minuto e 45 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani

 

GENOVA - Il caso era stato sollevato un anno e mezzo fa da Primocanale, che aveva messo in evidenza come un settore chiave per l'economia locale (LEGGI  QUI), quello relativo ai mega yacht, fosse in crisi a causa di una interpretazione di una sentenza europea molto restrittiva da parte dell'Italia, in merito ai marittimi extra europei che, dopo 60 giorni di permanenza nel nostro Paese, vengono considerati clandestini. Questo di fatto cancella i mega yacht dalle darsene liguri e dalle riparazioni navali, privilegiando altri Stati che non hanno dato eguale interpretazione, peraltro senza subire alcuna sanzione dall'Europa. In Italia è stata trovata una soluzione che però di fatto non risolve il problema (LEGGI QUI).

 Durante "Terrazza incontra la portualità ligure", il presidente di Amico & Co., Alberto Amico, si è confrontato sul tema con il vice ministro dei Trasporti Edoardo Rixi: 

"Purtroppo le marine liguri da Imperia fino alla Spezia stanno subendo un processo di desertificazione, di fatto sono tutte quasi vuote sopra i 50 metri a causa di questa interpretazione che tra l’altro viene cavalcata delle agenzie straniere che fanno marketing negativo nei confronti dell’Italia. Quindi in questo caso si tratta di un qualcosa che può essere risolto in maniera molto semplice, si tratta in pratica di riscrivere una circolare, quindi non si parla di tempi di attesa lunghi, e a costo zero, anzi, si salverebbe un danno enorme che è quantificabile attualmente in circa 50 milioni a trimestre per l’economia genovese e un danno anche per l’erario, quindi in questo momento è all’esame della politica, del Ministero degli Interni, una interlocuzione che dovrebbe portare speriamo una possibile revisione, ma c’è bisogno del supporto della politica genovese".

"E' un tema che ormai da un anno e mezzo stiamo seguendo con alterne fortune, anche perché una prima revisione c’è stata ma non è stata sufficiente - ha risposto il vice ministro Rixi - credo che nelle prossime settimane sicuramente sentirò anche il ministro degli Interni, premesso che mi è difficile promettere fatti di terzi, ma sicuramente come viceministro alle Infrastrutture mi interessa anche una omogeneità sul territorio nazionale". 

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