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Porto e trasporti

Parla l'ingegner Paolo Capobianco, project manager di Fincantieri, responsabile del progetto del ribaltamento a mare
3 minuti e 33 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani

GENOVA - Che cosa comporta per il quartiere di Sestri Ponente a Genova, il ribaltamento a mare di Fincantieri? Il progetto vedrà nel 2026 la fine delle prime due fasi, che comprendono la messa in sicurezza dei rii Molinassi e Cantarena, oltre alla realizzazione di un superbacino e di una banchina, per costruire navi da 200mila tonnellate, dimensione preclusa prima del compimento del progetto. Inoltre, se l'iter andrà avanti come previsto, nel 2030 si completerà anche il tassello derivante dallo spostamento a monte della ferrovia. Primocanale l'estate scorsa ha realizzato una lunga inchiesta sul tema (GUARDA QUI L'INCHIESTA SUL RIBALTAMENTO A MARE)

 

Durante la visita del vice ministro dei Trasporti Edoardo Rixi (

) incontriamo l'ingegner Paolo Capobianco, ex direttore del cantiere di Sestri Ponente e oggi project manager di Fincantieri, responsabile del progetto del ribaltamento a mare

"Oggi il ribaltamento a mare è diviso in tre fasi principali, una prima fase di riempimento verso mare, con la deviazione del rio Molinassi perché questo progetto nasce dalla messa in sicurezza di due torrenti che passano all'interno del cantiere, uno il rio Molinassi e l'altro il rio Cantarena, per adeguare questi rii alle nuove portate alle portate.

Diciamo che c'è stata una prima fase in cui si è fatto un riempimento verso mare per fare la deviazione. Questo è diventato in questo momento un'area temporanea in cui il cantiere ha spostato delle attività e le aree che ha liberato il cantiere saranno le aree future in cui verrà costruito il nuovo bacino di carenaggio, che è un bacino da 400 metri per 60 metri di larghezza nella parte verso nord e 80 metri per la parte a mare.

Quindi i lavori del bacino sono iniziati. I lavori a mare saranno completati entro il 18 maggio del 2025. Dopo di questo sarà praticamente fatto il riempimento del vecchio bacino, che è chiamato Opera B, perché fa parte della seconda fase e questo riempimento darà  i nuovi piazzali di prefabbricazione del cantiere. Questi saranno completati alla fine del 2026. Dopo di questo si potrà cominciare a fare lo spostamento dei capannoni che sono a monte della ferrovia e spostati verso verso mare, sull'area del cosiddetto ribaltamento di riempimento di fase uno.

Una volta che saranno costruiti i capannoni si potrà pensare allo spostamento della ferrovia. Con lo spostamento della ferrovia ci sarà la possibilità quindi di montare la nuova gru a cavalletto da 1200 tonnellate, Goliat, e poi ci sarà praticamente il completamento dei capannoni, perché nel momento in cui la ferrovia si sposta si potranno anche completare i capannoni per fare in maniera di portare la capacità produttiva del cantiere dalle 1100 tonnellate attuali a 2400 tonnellate-mese. Il che significa la costruzione di grandi navi passeggeri da crociera da fino a 220.000 tonnellate.

Se le chiedo che cosa cambierà per il quartiere? Poco fa il sindaco Marco Bucci ha parlato di una sorta di villaggio che dovrebbe addirittura nascere per gli operai. Non l'ha voluto chiamare zona cuscinetto successiva allo spostamento del binario verso monte...

Sì, diciamo che spostandosi praticamente la ferrovia verso monte, facendo quella specie di ansa, come dicevo prima, passando attraverso i capannoni di Fincantieri, rimarrà praticamente un capannone al di là della ferrovia. Questo capannone potrà essere utilizzato molto probabilmente per fare quel cosiddetto villaggio, con attività che saranno fruibili anche dalla cittadinanza.

Previsto anche uno spostamento dell'ingresso dei lavoratori in cantiere oppure no?

Sicuramente l'ingresso principale di via Solimano scomparirà, cioè sarà solamente un ingresso pedonale, mentre l'ingresso fondamentale per i camion e per la merce sarà dal lato del Petrolchimico, diciamo da via Ronchi, una volta che ci sarà stata la modifica dell'autostrada, perchè come sapete l'uscita di Pegli sarà modificata e permetterà quindi ai mezzi pesanti di poter entrare direttamente in cantiere.

Perché passeranno meno attraverso Sestri Ponente?

Proprio non attraverso più Sestri Ponente. Dall'altro lato, da via Cibrario, verranno i mezzi più leggeri che usciranno dall'uscita Aeroporto e verranno direttamente in cantiere. Quindi diciamo che la cittadinanza di Sestri Ponente avrà sicuramente un impatto della viabilità per il cantiere molto inferiore a quello attuale. In più, col fatto che le officine si spostano verso mare, si diminuirà anche il rumore.

Si vedrà quindi anche l'impatto ambientale verso la cittadinanza. Quindi effettivamente si crea un cuscinetto fra la città e il cantiere".