GENOVA - “In tutta la Liguria, tra i porti di Genova, Spezia e Savona, sono solo 60 i vigili del fuoco portuali operativi su una pianta organica che dovrebbe contare un centinaio di lavoratori, per rispondere a tutte le richieste e riuscire a garantire la sicurezza necessaria per il soccorso in mare. Nei porti liguri si concentrano decine e decine di attività importanti per il nostro Paese: scali commerciali, cantieri e riparazioni navali, terminal traghetti, i porticcioli della nautica da diporto, solo per fare alcuni esempi. Ed anche presidi particolarmente delicati come l'unico rigassificatore onshore d'Italia, nella baia di Panigaglia, e due oleodotti con punto d'entrata in mare, quello di Arcola Petrolifera e quello a servizio della Nato per i carburanti Avio. Ho presentato un’interrogazione alla Camera per chiedere al Ministro delle infrastrutture quali sono le misure che il governo intende adottare con urgenza, affinché l’organico dei vigili del fuoco nelle sedi portuali liguri venga implementato, in quanto elemento di sicurezza imprescindibile per i cittadini e per i traffici”, dichiara la deputata ligure del Partito Democratico e componente della Commissione trasporti alla Camera Valentina Ghio, che ha presentato un’interrogazione alla Camera.
“Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – prosegue Ghio - dispone di squadre di specialisti portuali, i Vigili del Fuoco brevettati nautici, impiegati nelle attività di soccorso in mare, a terra, a bordo delle navi e dei galleggianti e presso i porti, da sempre luoghi ad alto rischio per la complessità delle attività commerciali e industriali in essi svolte. La presenza di personale dei Vigili del Fuoco nel Porto rappresenta una sicurezza per cittadini e traffici. Nei porti liguri attualmente i distaccamenti dei vigili del Fuoco hanno subito un depauperamento degli organici, come più volte denunciato anche dalle organizzazioni sindacali. Nel porto di Genova mancano 22 unità su una pianta organica di 52 e infatti il distaccamento di Multedo è chiuso e rimane operativo solo quello di Gadda; a Savona i vigili del fuoco portuali sono 13 mentre dovrebbero essere 24 e a Spezia dovrebbero essere 24 e invece ne rimarranno solo 17. Per coprire i turni il personale è costretto a fare straordinari e sopperire così alle mancanze. Una situazione insostenibile”.
“Il porto della Spezia – aggiunge il consigliere regionale del Partito Democratico Davide Natale, che ha presentato un’interrogazione in consiglio regionale, chiedendo alla Giunta di farsi portavoce presso il governo per chiedere di potenziare i presidi di tutta la Liguria - vive una grave carenza di vigili del fuoco portuali, figure fondamentali per garantire la sicurezza del nostro mare. Nel Golfo della Spezia si concentrano decine di attività importanti per il nostro Paese a partire dallo scalo commerciale, i cantieri navali e i porticcioli della nautica da diporto. Ma soprattutto presidi particolarmente delicati come l'unico rigassificatore onshore d'Italia, nella baia di Panigaglia, e ben due oleodotti con punto d'entrata in mare, quello di Arcola Petrolifera e quello a servizio della Nato per i carburanti avio”.
“Il paradosso del caso spezzino è che entro il 2023 dovrebbe essere terminata la nuova caserma del distaccamento portuale su Calata Malaspina, che rischia di rimanere una cattedrale nel deserto. La carenza di personale porta con sé come conseguenza l'impossibilità di utilizzare le unità navali dedicate. Per assicurare l'operatività delle motobarche servono almeno tre vigili del fuoco. Quando non sono a disposizione, cosa che succede non di rado, è la Capitaneria di Porto a mettere a disposizione un proprio mezzo navale. Di certo non la soluzione ottimale in caso di un'emergenza grave. Inoltre il Porto della Spezia rientra fra i ‘Porti Sicuri’ per l’ormeggio delle navi Ong che operano nel Mar Mediterraneo nel soccorso dei naufraghi. Questo vuol dire un compito in più per i nostri vigili del fuoco, che sono stati chiamati ad operare quando c'è stato da assistere la Geo Barents. La presenza dei vigili del fuoco è un elemento di sicurezza imprescindibile per i traffici e per i cittadini”, conclude Natale.