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Porto e trasporti

A Terrazza incontra Bucci e Signorini, per la prima volta i due commissari a confronto sui temi caldi dello scalo
4 minuti e 15 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani, Andrea Popolano

GENOVA - Una prima volta, in confronto incrociato, sui temi comuni al porto e alla città di Genova: Terrazza Incontra ha ospitato il presidente del porto Paolo Emilio Signorini, insieme al sindaco di Genova Marco Bucci, entrambi anche commissari, il primo alla nuova diga e il secondo alla ricostruzione del ponte Morandi (

). In un Comune dove "non siamo come a Gioia Tauro, qui lo spazio è stratto tra lo scalo e la città" ha introdotto il presidente di Terrazza Colombo Maurizio Rossi, che ha condotto la serata, molte sono le occasioni di conflitto tra porto e città. L'esempio più recente è stata la manifestazione di circa 5000 persone, sabato, nel ponente genovese, per dire no alla fabbrica dei cassoni, all'espansione del porto di Prà e allo spostamento al largo di Porto Petroli. Partiamo oggi dal tema caldissimo della fabbrica dei cassoni della nuova diga accanto al sesto modulo nel porto di Prà. 

MANIFESTAZIONE A PRA', BUCCI: "SUL PONENTE GRANDE EQUIVOCO" 

 "Se c’è uno che ha sempre detto che il porto deve lavorare assieme alla città e la città insieme al porto è il sottoscritto e il fatto che in questi anni abbiamo lavorato assieme sia io che Signorini che Toti è la dimostrazione che lavoriamo assieme con un unico obiettivo, che è quello di avere ricadute economiche e occupazionali sulla città . Non siamo Gioia Tauro,  lo so benissimo con tutto il rispetto per Gioia Tauro, ma siamo a Genova, che è una cosa diversa, deve occupare tantissime persone, oltretutto in porto non siamo 38.000 ma se guardiamo l’indotto siamo circa 65.000, quindi un numero enorme, 65.000 famiglie che ruotano attorno al porto, quindi come si fa dire non è importante? E' importantissimo. Chiariamo subito che il piano regolatore portuale è competenza del presidente dell’autorità portuale e dell’autorità portuale. Dentro il piano regolatore portuale è prevista la partecipazione del Comune di Genova per tutto quello che riguarda il piano regolatore comunale e gli interessi della città, quindi le cose si sposano perfettamente, non c’è da scandalizzarsi se si lavora tutti insieme allo stesso obiettivo, anzi i cittadini dovrebbero essere contenti che ci occupiamo tutti della stessa cosa anziché magari litigare o prenderci in giro sui giornali come magari succedeva in passato, per cui bisogna fare così, stiamo facendo le cose giuste e andiamo avanti su questo. È chiaro che il discorso del ponente soprattutto è stato un grande equivoco perché non c’è nessuna comunicazione ufficiale ma qualcuno ha fatto partire un disegno delle 20-25 proposte diverse che abbiamo, di quello che deve essere fatto e questo disegno poi è stato pubblicato, allora tutti pensano che sia la decisione finale ma non è assolutamente vero, stiamo lavorando su tanti su tante opzioni che ci sono per tutto il porto". 

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FABBRICA DEI CASSONI DELLA DIGA A PRA', SIGNORINI: "LA POLEMICA MI SEMBRA ECCESSIVA"

"Non credo che a Genova noi stiamo seguendo un metodo che non prevede l’ascolto e non lo faremo, anche con il sindaco siamo andati un mese fa a parlare coi cittadini. E' ovvio che quando vai a parlare non è che ti ricevono con grande entusiasmo, è ovvio che le contrapposizioni restano ma noi non caleremo dall’alto un disegno così come è, ascolteremo le istanze di sindaco e Regione e Ministero, come ha dimostrato l’intervista di Rixi, bisogna che anche capire che il porto ha alcune esigenze di sviluppo, è il cuore assoluto di questa città e bisogna che facciamo un’opera di condivisione di questo elemento. Faccio una differenza: l’ampliamento del terminal di Prà è oggettivamente un tema che capisco possa essere delicato per la popolazione, ma sui cassoni francamente ritengo la polemica eccessiva nel senso che ascoltiamo, stiamo cercando di ripartire su più siti e se possiamo andare incontro alla posizione di non farne neanche uno lì lo faremo, ma è un porto, il sito di produzione dei cassoni. Attualmente in Liguria ce ne sono quattro e non si è mai lamentato nessuno. E' un sito di cantiere, allora riduciamo magri il numero ma a me come presidente del porto di Genova a far passare l’idea che Genova non vuole un come fare un cassone della diga non mi rende molto orgoglioso e spero che non finisca così".

 

BUCCI E LE DICHIARAZIONI DI RIXI: "NESSUNA CONTRAPPOSIZIONE"

"Cominciamo subito col dire che non c'è nessuna contrapposizione con il vice ministro Rixi, capisco che qualcuno la voglia forzare ma non c'è". Così il sindaco di Genova Marco Bucci ha risposto alle parole del vice ministro dei trasporti Edoardo Rixi, in un'intervista uscita sabato mattina sul Secolo XIX, nel giorno della manifestazione a Prà, da parte dei cittadini. Rixi afferma che il Governo sta studiando la possibilità di realizzare tutti i cassoni fuori da Genova, ad esempio a Vado, che "serve equilibrio, lo sviluppo del porto deve essere vantaggioso per tutti, guardo con attenzione al ponete, il Ministero è disponibile a trovare soluzioni. Credo si debba lavorare per aumentare le banchine dove c'è meno impatto, a Voltri ad esempio non oltre il rio San Giuliano".