GENOVA - Una vera e propria svolta, quella rappresentata dalla nuova diga di Genova, che vedrà il 4 maggio la posa della prima pietra, in diretta su Primocanale (LEGGI QUI) . Chi meglio dei Piloti del porto può dirlo, loro che ogni giorno accompagnano le navi in banchina, servizio obbligatorio. Incontriamo il comandante Danilo Fabricatore Irace: “Oggi il porto non è al passo con i tempi, ma con la nuova diga ci sarà la possibilità di poter ospitare anche le navi più grosse, da 400 metri. Ci sarà di fatto un doppio accesso, uno per le navi passeggeri diretti al terminal crociere, e anche al terminal Sech, e uno per le navi destinate agli altri terminal. Ci sarà uno spazio di evoluzione di 800 metri di diametro, contro i 570 attuali, e questo rappresenterà un grande passo avanti in fatto di accessibilità e anche di sicurezza perché ci sarà molto più spazio per le manovre. Con la nuova diga sono certo che il porto di Genova diventerà il primo del Mediterraneo”.
La nuova diga poggerà su fondali a profondità variabile fino a 50 metri, una delle maggiori al mondo sperimentate per una diga foranea , ed avrà uno sviluppo complessivo di 6,2 km , di cui poco più di 4 km inclusi nei cosiddetti lavori di Fase A. L’opera sarà costruita a circa 450 metri al largo della diga esistente e permetterà l’ampliamento del canale di Sampierdarena, la creazione di un nuovo avamporto del diametro di 800 m e la realizzazione di un nuovo canale di accesso di larghezza di 300 metri. Una volta completata la costruzione della diga foranea il porto di Genova avrà un bacino di evoluzione di 800 metri permettendo alle grandi navi di manovrare in sicurezza. Un enorme specchio d’acqua all’interno del quale sarà anche possibile separare i flussi di transito per tipo e destinazione con un approdo differenziato per i vari terminal dedicati, dividendo ad esempio il traffico mercantile da quello crocieristico, e naturalmente aumentato la sicurezza delle operazioni marittime.