GENOVA - Consiglio municipale monotematico nel municipio di Ponente sulla collocazione dei cassoni a Pra'. Tra i presenti anche il presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure occidentale Paolo Emilio Signorini, che ha spiegato: "L'ipotesi che resta sul piatto per Pra', al momento, è al massimo la costruzione di 15 cassoni su 93 in totale per la nuova diga, e non saranno più alti di 16 metri, non previsto alcun ampliamento oltre il sesto modulo, quello che in questo momento si prevede davanti a Pegli Lido è un cantiere logistico dove potranno essere prefabbricati forse dei cassoni ma comunque altre strutture più contenute, i cosiddetti massi guardiani o tubature".
Mentre parlava, dall'esterno del palazzo, si sono sentiti alcune fischi accompagnati da grida come "Vergogna!", "Non ne vogliamo neanche uno!". Signorini ha comunque provato a rassicurare: "A settembre potremmo avere il via libera del ministero dell'Ambiente per la costruzione di tutti i cassoni a Vado e iniziare a giugno a costruirli già a Vado, questa sarebbe l'opzione migliore per Pra' ma resta una residua possibilità che qualche cassone possa essere realizzato qui". Proteste anche quando ha preso parola il sindaco di Genova Marco Bucci: "Noi vogliamo realizzare tutti i cassoni a Vado ma servono alcune condizioni, tra cui il cantiere logistico di cui ha parlato Signorini, dobbiamo impegnarci tutti, comitati compresi".
Presenti anche il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, l'assessore al porto Francesco Maresca. Lo stesso municipio ha votato all'unanimità, all'inizio di aprile, un documento contrario all'espansione del terminal. Prima dell'inizio del consiglio è stato letto un documento elaborato dalla rete dei comitati, quella che il 25 marzo scorso ha portato 5.000 persone in piazza contro le ipotesi di ampliamento del porto e la costruzione dei cassoni davanti a Pegli Lido.
"Chiediamo alle istituzioni oggi presenti di essere tutelati con atti formali e che si trovi un'alternativa alla realizzazione della fabbrica dei cassoni in questo quartiere". Laura Michelini, portavoce dei comitati, ha parlato di "difficile convivenza tra quartieri e porto, non è accettabile pensare di risolvere con il meccanismo delle compensazioni l'arrivo di nuove servitù visto che stiamo ancora aspettando le compensazioni previste per opere ultimate da anni".