GENOVA - "Già oggi quando abbiamo i picchi di traffico al terminal Sech e ci sono 800-900 camion che circolano in entrata e in uscita si blocca la viabilità di tutta la zona di Sampierdarena, anche privata. Immaginate che cosa succederà quando anche calata Bettolo sarà a regime, e ci sarà la nuova diga realizzata che dovrebbe aumentare ulteriormente i traffici. Sarà paralisi totale". Roberto Ferrari, amministratore delegato di Psa Italia, che a Sampierdarena è in "società" con il terminal Sech, disegna scenari sempre più congestionati a livello di viabilità: "A breve dovrebbero partire i lavori per realizzare il nuovo nodo di San Benigno ma non sono assolutamente sufficienti a sostenere il traffico che ci sarà. Poi certo, ci sono anche i lavori sul fronte ferroviario ma...".
I calcoli del "potenziale esplosivo" sono presto fatti: oggi Sech, su circa 220 mila metri quadri, movimenta circa 300 mila contenitori, Bettolo, non ancora a regime, potrebbe arrivare a 800mila. Al Sech possono arrivare, idem dopo la realizzazione della nuova diga, navi da 14mila teus (contenitori da venti piedi) mentre a Bettolo con la nuova diga potranno approdare navi da 24mila contenitori. Insomma, una proiezione altissima a livello di traffici (e lavoro) che rischia di essere vanificata dalle carenze infrastrutturali. Che Autorità di Sistema portuale sta pianificando di colmare con diverse opere.