GENOVA - "Sui fondali dove nascerà la nuova diga di Genova è stata trovata la posidonia ma anche un'altra alga particolare, la leptogorgia sarmentosa, segno della salubrità del nostro mare. La nostra struttura è impegnata ogni giorno per garantire che la flora e la fauna marina siano preservate durante i lavori di realizzazione della nuova diga foranea di Genova". Parole dell'esperto Luciano Grasso, della struttura commissariale per le opere portuali, che insieme ad altre istituzioni preposte, ogni giovedì partecipa a una riunione proprio sui temi della tutela ambientale.
Grasso si sofferma sui materiali che vengono posati sul fondo del mare: fra un paio di settimane, partiranno le attività di consolidamento: nel fondale saranno realizzate 70.000 colonne di ghiaia lunghe tra i 7 e i 12 metri per garantire stabilità al basamento su cui poggerà la barriera, operazione che avverrà grazie all’impiego di 4 piattaforme galleggianti di 600 metri quadrati, i pontoni, ognuna delle quali attrezzata con due gru.
CURIOSITA' IN CIFRE
"7 milioni le tonnellate di rocce di mare che verranno posate per creare il basamento della diga, mentre per la piramide di Cheope sei milioni quindi credo che sia un buon risultato" sorride Grasso.