GENOVA - "Noi siamo a favore delle grandi opere e quindi delle infrastrutture". Così il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici del Comune di Genova Pietro Piciocchi apre al confronto con la cittadinanza ma conferma l'intenzione della giunta di portare avanti il progetto del Terzo Valico. Dovrebbero essere una quarantina i treni ad alta velocità che attraverseranno i quartieri interessati ogni 24 ore, Campasso, Certosa e Fegino, dove ci sarà un binario dedicato al transito delle merci pericolose.
Rfi ha specificato da mesi, anche durante l'ultimo incontro di lunedì scorso al centro civico Buranello di Sampierdarena, che quel binario "sarà utilizzato soltanto in caso di emergenza".
"Sappiamo quanto sono importanti i collegamenti sia passeggeri che merci per dare sviluppo al porto di Genova, ed è questo l'obiettivo dell'opera" aggiunge Pietro Piciocchi. La nuova linea ad alta capacità permetterà il transito di camion su treni merci e dei container High Cube. In parallelo, consentendo anche il passaggio dei treni passeggeri di lunga percorrenza, il Terzo Valico integrato con il Nodo di Genova permetterà di ridurre i tempi di viaggio tra Genova e Milano e tra Genova e Torino.
"Si tratta di un tracciato definito molti anni fa, quando di certo non c'era la nostra giunta, noi lo stiamo mettendo in concretezza insieme ad Autorità di Sistema portuale e Rfi - incalza il vicesindaco di Genova -. Ci sono molte compensazioni sul territorio, rivendico inoltre il fatto che l'amministrazione è riuscita a ottenere 200 milioni di euro per interventi di compensazione. Stiamo dialogando con municipi, associazioni, comitati e territori per decidere come metterli a terra, per una riqualificazione senza precedenti di questo quartiere".
Il vicesindaco Pietro Piciocchi definisce il progetto del passante una grande opportunità, da cogliere. "Bisogna evitare polemiche sterili, c'è qualcuno che pensa di tornare indietro e tenere tutto fermo, ma non ci troverà su questo - incalza Piciocchi -. Ritengo sia necessario un confronto costruttivo per il futuro di Genova che deve continuare il percorso virtuoso di crescita economica rispetto a cui le infrastrutture non sono e non devono essere tema secondario, ma sono il principale strumento".