In questi giorni si è rianimato il dibattito sul Cristoforo Colombo. La nomina di Lavarello è sicuramente positiva anche perché per una volta un personaggio di rilievo che ha sempre lavorato dietro le quinte, ma a livelli internazionali, accetta un ruolo pubblico e ci mette la faccia.
Al di là dello sviluppo dello scalo però ci sono due temi a mio giudizio prioritari:
- la concessione dell’aeroporto scade nel 2027, poi grazie alla proroga per il periodo Covid di 2 anni si arriverà al 2029. Ma entro quella data dovrà essere messa a gara la concessione. E potrebbe vincere chiunque, questo deve essere chiaro.
A dire il vero c’è una speranza di cui avevo parlato diverse volte quando ero in commissione Trasporti. La concessione venne materialmente inviata con 10 anni di ritardo e quindi sarebbe sostenibile che la partenza venisse calcolata dal momento della ricezione e non dall’anno che viene indicato nella concessione stessa. In questo modo la scadenza dell'attuale concessione arriverebbe al 2039. Parlamentari liguri, vice ministro Rixi lavorateci!
- Il secondo tema che io richiedo dal 2015, quando ho iniziato la battaglia per l’isolamento della Liguria ed anche denunciavo il precario stato del Morandi, è la necessità che venga riconosciuta la “mancanza di continuità territoriale”.
Nessuno mi ha mai seguito su questo tema molto complesso ma sono certo che il Presidente Lavarello comprenderà l’importanza di questo status che Genova e la Liguria devono ottenere. In pratica un territorio (non devono essere isole sia chiaro!) che è nettamente svantaggiato rispetto ad altri nella comunità europea sotto il profilo dei collegamenti può essere dichiarato “senza continuità territoriale”. Il vantaggio è che ad esempio i voli aerei possono avere forti abbattimenti di costi ed essere sostenuti da denaro pubblico. Senza la continuità sarebbe vietato perché si configurerebbe un aiuto di Stato che diventa invece legittimo proprio in virtù’ della mancanza di continuità territoriale.
Poi si devono fare gare tra le compagnie aeree che vogliono dare servizi a prezzi vantaggiosi e ottenere i contributi pubblici e non come fece la Sardegna che affidò direttamente ad una compagnia incorrendo poi in infrazione. Ma questo ormai è risaputo quello che conta è che il nostro aeroporto abbia una concessione ben più lunga che fino al 2029 e il riconoscimento della mancanza di continuità.
Buon lavoro al Presidente e al nuovo consiglio di amministrazione del Cristoforo Colombo.
Maurizio Rossi, membro commissione Trasporti Senato XVII Legislatura