GENOVA - Il senatore Lorenzo Basso, come aveva annunciato in trasmissione lunedì sera a Terrazza incontra porti e città, nella forte discussione con il Sindaco Bucci sul tema della gratuità dei pedaggi per dieci anni prevista dall'accordo compensativo e sui costi di abbattimento della sopraelevata (GUARDA QUI), ha inviato la documentazione promessa, che Primocanale pubblica.
"Come promesso ai telespettatori del programma "Porti e città" sono a inviarle i documenti da me citati nella trasmissione di ieri sera affinché siano a disposizione di tutti gli ascoltatori così che possano verificare direttamente tutte le affermazioni fatte e la loro veridicità.
COSTI DI ABBATTIMENTO DI PARTE DELLA SOPRAELEVATA
Il primo documento è l’ “AFFARE ASSEGNATO N.73” del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblico avente ad oggetto “Tunnel sub-portuale urbano di attraversamento della città di Genova. Progetto di fattibilità tecnica ed economica.” (Clicca qui per leggere il documento)
In particolare nel presente documento è esplicitato come il progetto preveda che sia “necessario procedere con la demolizione di un tratto di Sopraelevata, sul cui sedime sorgerà parte del nuovo svincolo di collegamento. L’entità della demolizione è stimata in circa 6.500 mq.” (pag. 21 di 67).
E ancora “La realizzazione delle rampe di Madre di Dio, che garantiscono il collegamento del Tunnel con il centro città, comporterà la demolizione diun tratto della Sopraelevata (come mostrato nell'elaborato GEN0017 All.to 2), limitandone il futuro possibile utilizzo eventualmente al solo tratto tra S. Benigno e Acquario.” (Pag. 23 di 68).
Quindi, se non si procede a modifiche del progetto, una volta realizzato il tunnel principale, sarà demolito un tratto centrale della sopraelevata lasciando in piedi due tronconi non più accessibili ne a Ponente ne a Levante.
Per vedere la configurazione finale prevista dal piano e auspicata dalla civica amministrazione (tratto a Ponente percorribile e tratto a Levante demolito) sono necessari “interventi accessori per l’abbattimento della sopraelevata da via Buozzi a Fiera e la rifunzionalizzazione del tratto di sopraelevata da San Benigno a via Buozzi pari a 100 milioni di €, secondo le ipotesi adottate negli scenari di valutazione” (pag. 30 e 31 di 67).
FLUSSI DI TRAFFICO DEL TUNNEL SUBPORTUALE
Infine, come ho avuto modo di dire A "Terrazza incontra", la capacità effettiva di traffico del Tunnel sarà non di 3 ma di 2 corsie per senso di marcia poiché la corsia di emergenza dovrà essere dedicata esclusivamente a tale funzione e non potrà essere dinamica: “La configurazione della piattaforma del tratto in Tunnel diventa quindi a 2 corsie + emergenza (tipo D, dimensioni 0,50 + 3,25 + 3,50 + 3,00 m)” e ancora: “L'eliminazione della 3’ corsia dinamica comporta ovviamente una diminuzione della capacità dell'infrastruttura, che potrebbe non risultare verificata per i flussi che la interessano.” (pag. 8 di 67).
Risulta quindi evidente che se non si modifica il progetto in essere alla fine della costruzione del tunnel principale sarà demolito un tratto di sopraelevata e i costi di rifunzionalizzazione del primo tratto e i costi di abbattimento del secondo non sono coperti e rimarranno quindi o delle incompiute o a carico della città.
Credo sia quindi giusto dirlo chiaramente e dire come si intendono trovare le risorse senza porle a carico dei genovesi (io auspicherei chiedendo proprio ad ASPI di farsi carico o di questi costi o di quelli di riqualificazione della strada sopraelevata nell’ipotesi, da me auspicata, di mantenimento della stessa).
GRATUITA' DEI PEDAGGI
Il secondo documento che metto a disposizione è l’accordo di ristoro “TRA AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR LIGURE OCCIDENTALE, REGIONE LIGURIA, COMUNE DI GENOVA E AUTOSTRADE PER L’ITALIA S.P.A. IN ORDINE AI DANNI SUBITI A SEGUITO DEL CROLLO SUL VIADOTTO POLCEVERA (PONTE MORANDI)” votato in Consiglio comunale “su proposta del Sindaco Marco Bucci”. (Pag.1 della deliberazione di giunta) (Clicca qui per leggere il documento)
Il documento riporta testualmente che “l’Accordo del 23 settembre 2020” prevedeva “l’importo di 150 euro milioni per esenzioni del pedaggio sull’autostrada A10 fino al 31 dicembre 2031 (la Misura B)” (inizio pag.2 dell’Accordo)
Mentre nell’accordo di ristoro approvato dal Comune di Genova “la Regione e il Comune hanno proposto, per finanziare le Misure Ulteriori, di impiegare… …le risorse rinvenienti dalla concordata riduzione temporale al 31 dicembre 2021 dell’applicazione della Misura B di cui sopra (onere stimato di 18 milioni di euro) pari a 132 mln di euro” (pag.2 dell’Accordo).
Del resto tutti i mezzi di informazione riportano in data 19 o 20 ottobre 2022 la notizia (mai smentita) che 10 anni di pedaggi gratuiti sono confluiti nel finanziamento del tunnel (a partire da Primocanale sempre attento a questi temi (clicca qui).
Nello stesso documento troviamo altri due elementi da me riportati:
- che per i firmatari gli interventi rispondono all’interesse pubblico per quanto subito dalla città a causa del tragico evento del crollo del ponte Morandi: “La Regione, il Comune e l’Autorità Portuale, con la sottoscrizione del presente atto, dichiarano che le Misure Ulteriori rispondono alle esigenze di interesse pubblico da esse manifestate e sono idonee a soddisfare le ragioni di disagio e i pregiudizi subiti dalle collettività da esse rappresentate in ragione dell’Evento.” Interesse pubblico che io ribadisco (opinione personale) doveva mettere come primo punto la manutenzione e la sicurezza di tutte le infrastrutture;
- che nella presentazione del progetto del Tunnel, “il tunnel si pone come alternativa alla sopraelevata” (allegato2, paragrafo ‘Finalità dell’iniziativa e vantaggi per la collettività’). Io ribadisco (opinione personale) che preferirei mantenerli entrambi ma è evidente che il primo è stato presentato come sostitutivo della seconda.
Tutte le frasi virgolettate si trovano evidenziate nei rispettivi documenti alla pagina indicata.
Nel rispetto delle opinioni di ciascuno, ritenevo però doveroso precisare che tutte le affermazioni da me fatte rispondono rigorosamente a quanto riportato nei documenti ufficiali.
“Veritas numquam perit”
Senatore Lorenzo Basso