GENOVA - Un elenco puntuale di lavorazioni: è quella che ha presentato in consiglio comunale la giunta Bucci che ha confermato che nell'area del sesto modulo del porto di Genova Pra' sta già prendendo forma la cosiddetta "fabbrica dei cassoni" della nuova diga. A porre in aula rossa la domanda su che cosa fossero i cantieri in atto al terminal è stata la consigliera di minoranza Rita Bruzzone (Pd). A rispondere, l'assessore Francesca Corso, al posto del collega allo Sviluppo portuale, Francesco Maresca.
Nella fattispecie, al Sesto modulo, si svolgeranno lavorazioni come "esecuzione dei cassoni piccoli, realizzazione a terra dei manufatti accessori alle opere di progetto come massi guardiani, scarico, allestimento e assemblaggio a terra delle tubazioni necessarie per l'esecuzione delle opere impiantistiche a mare interferenti con la diga". Attività già eseguite sono "l'installazione area di cantiere a terra e mare, con recinzioni, baracche e attrezzature" mentre in corso è "l'allestimento di mezzi marittimi per esecuzione di attività dei campi prova; deposito attrezzature e materiali per l'esecuzione dei lavori nei campi prova; manutenzione delle aree consegnate".
"Vedremo come la prenderanno i cittadini del Ponente", si è limitata a commentare Bruzzone al termine dell'esposizione della giunta. Prima dell'estate il viceministro Edoardo Rixi aveva rassicurato il ponente dicendo che l'obiettivo era realizzare tutti i cassoni a Vado Ligure. Al momento è invece, dunque, confermato quanto prospettato dal presidente dell'autorità portuale Paolo Emilio Signorini. Ovvero che se che i cassoni più grandi saranno realizzati probabilmente a Vado, almeno per alcuni di dimensione più contenuta, una dozzina di strutture in tutto, si utilizzerà parte della banchina del terminal di Pra'.