“Ricominciare da capo? Assolutamente no, chi lo dice non conosce le procedure”: Marco Bucci risponde così a una domanda sulla pratica di spostamento dei depositi chimici da Multedo a Sampierdarena dopo che nei giorni scorsi è emerso che per procedere con il progetto sarà necessario ottenere una Valutazione di impatto ambientale di livello nazionale e non locale.
“Non avremo nessun problema a lavorare con il ministero dell'Ambiente – prosegue Bucci lo abbiamo fatte tante volte e su pratiche diverse, non ci sarà nessun problema. Non è vero che si debba ricominciare daccapo”.
Bucci smentisce che Palazzo Tursi possa convincersi a cambiare idea sulla destinazione dei depositi: “Abbiamo valutato dodici diversi siti – dice il primo cittadino – e quello di Sampierdarena è quello che si è rivelato il migliore. A Multedo i depositi sono a cinque metri dalle case, non possono restare li: chi vuole mettere i bastoni tra le ruote lo fa assumendosene la responsabilità di fronte ai cittadini elettori”.
Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente di regione, Giovanni Toti, che accusa l'opposizione di tramare “per interrompere un processo di cambiamento sfruttando le pieghe bizantine dell'amministrazione, è un vezzo che non fa onore a chi fa politica”, dice il Governatore. Che non sembra preoccupato di doversi confrontare con il ministero dell'Ambiente per ottenere la Valutazione di impatto ambientale: “Stiamo dialogando con il ministro Pichetto Fratin, non credo ci siano particolari problemi, siamo nell'ambito della normale dialettica tra istituzioni.
Lo spostamento dei depositi chimici è fortemente richiesto dai cittadini di Multedo i quali, attraverso il loro comitato, stanno combattendo da anni per liberare il quartiere da questa ingombrante presenza. Analogamente a Sampierdarena i cittadini sono fortemente contrari a concedere una nuova servitù alla città: nei mesi scorsi è stata ingaggiata una battaglia legale e i cittadini si sono messi in coda per firmare una petizione contro questa ipotesi.
Sullo sfondo resta l'opzione zero, cioè la chiusura definitiva dei depositi senza ulteriori spostamenti: è un'ipotesi che però trova fortemente contraria la maggioranza in comune e regione e non ha per ora trovato molti sostenitori anche nel principale partito di opposizione che, al contrario, aveva suggerito altre ipotesi (per esempio la nuova diga foranea) che però non hanno finora trovato riscontri.