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Porto e trasporti

Continua il dibattito pubblico lanciato dall'editore Maurizio Rossi
2 minuti e 24 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani

 

GENOVA - Nel dibattito sulla ricollocazione a ponte Somalia da Multedo dei depositi costieri LEGGI QUI IL DIBATITTO PUBBLICO aggiungiamo oggi la voce di Andrea La Mattina, membro del comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale di Genova-Savona, in rappresentanza della Regione. Insomma, dell'organo chiamato poi a votare le delibere chiave per lo scalo, tra cui quello del trasloco dei depositi costieri. Un primo via all'operazione, il comitato, lo diede già con una delibera nel dicembre del 2021. Ora, come è noto, la Via (valutazione di impatto ambientale, è stata spostata a Roma (per il momento, nonostante Superba abbia avviato una procedura di autotutela perchè non convinta della necessità reale di questo trasferimento di competenza LEGGI QUI) e il Comitato tecnico regionale ha stoppato il piano di sicurezza presentato da Superba che poi aggiornato lo stesso piano in base alle prescrizioni. Ora serve oltre un mese per il nuovo responso del Ctr. 

Andrea La Mattina precisa subito un punto, che rende l'idea di come il trasferimento dei depositi costieri a ponte Somalia sia tutt'altro che scontato, anche in caso di Via e Ctr positivi: "Ci sono tre elementi fondamentali, richiamati dal comitato di gestione del porto, e sono la sicurezza, la compatibilità con gli altri traffici e lo sviluppo del lavoro e il mantenimento dei livelli occupazionali. Sono tutti fondamentali, e nella misura in cui tutte queste variabili si verifichino non vediamom ostacoli in linea di principio al trasferimento. Ma naturalmente sono tutte condizioni irrinunciabili".

Sta dicendo che anche in caso di Via e Ctr favorevoli al trasferimento, lo stesso non è certo? 

"Assolutamente, anche se la sicurezza certamente è l'aspetto più importante". 

Se proviamo ad interpretare tra le righe, ecco che ci sono alcuni elementi, oltre alla sicurezza. I livelli occupazionali: il console della Culmv Antonio Benvenuti a Primocanale spiegò ad esempio che serve un piano occupazionale che scriva nero su bianco se le ore della Compagnia saranno garantite, ad esempio, oppure se, ad esempio nel caso in cui Grimaldi (che oggi opera sull'area), dovesse trasferirsi altrove, questi avviamenti verranno persi.

L'altro elemento richiamato da La Mattina riguarda la compatibilità dei depositi con gli altri traffici del porto. Ebbene, ricordiamo che è in vigore un'ordinanza della capitaneria che vieta il transito di navi con merci pericolose in quella zona, a ponte Somalia. Se anche l'ordinanza verrà modificata o cancellata, questo consentirà, ad esempio, di non bloccare il passaggio di altre navi nel momento in cui transita un carico destinato ai depositi costieri? 

Tanti interrogativi ancora senza risposta. 

 

NUOVO PIANO REGOLATORE PORTUALE: "SERVE PIU' TRASPARENZA"

Sul nuovo piano regolatore portuale, che dovrebbe nascere entro la fine della prossima estate, spiega: "Bisogna ricondurre il dialogo con i vari attori del porto nella sede giusta, cioè il comitato di gestione. Il nuovo piano dovrà essere di alto profilo e traguardare i prossimi 40-50 anni, non un orizzonte di breve durata".