GENOVA - Presenza di personale delle forze dell’ordine per situazioni emergenziali o di sicurezza a bordo dei bus e istituzione di presidi in alcune zone particolarmente critiche; progressiva implementazione su tutti i mezzi dell’isolamento del posto di guida con cabine protette ed estensione dei sistemi di videosorveglianza a bordo; individuazione di capolinea e fermate bus a maggiore rischio di criticità, in termini di sicurezza, per l’installazione di nuove telecamere. Una polizza assicurativa per la copertura di infortuni dovuti anche ad aggressioni e per una diaria giornaliera. Sono solo alcune delle azioni individuate nel protocollo “Misure per il miglioramento della sicurezza del servizio e del personale nel trasporto pubblico locale”, siglato da Amt, Città Metropolitana di Genova, Comune di Genova e le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal.
Un documento che conferma la forte attenzione delle parti sul tema della sicurezza, da sempre considerato prioritario da Amt, enti pubblici e sigle sindacali, e reso concreto da azioni e misure a tutela delle condizioni di lavoro del personale e a garanzia di un migliore servizio per l’utenza. Azioni intraprese soprattutto grazie a un clima di relazioni industriali solido e costruttivo che ha portato alla stipula di diversi accordi aziendali e protocolli istituzionali. A questo proposito, a ulteriore dimostrazione della sensibilità delle parti sul tema sicurezza, anche la presenza ormai consolidata di un tavolo permanente tra Comune di Genova, Amt e le quattro organizzazioni sindacali, per un monitoraggio costante del fenomeno sul territorio.
Con la sigla dell’ultimo protocollo sulla sicurezza del servizio e del personale, non solo vengono riassunte e confermate le azioni fino a qui intraprese, ma si pone anche l’obiettivo di implementare e attivare nuove misure.
"Con questo protocollo fissiamo obiettivi e modalità condivise su un tema prioritario ovvero la garanzia di ottimali condizioni di sicurezza sia per i lavoratori sia per i viaggiatori. Con il rinnovo del parco mezzi avremo a disposizione dotazioni tecnologiche all'avanguardia, la dotazione di un'area protetta per gli autisti e quindi strumenti che ci consentiranno una sempre maggiore garanzia di tutela di chi viaggia a bordo dei bus" spiega l'assessore alla Mobilità del Comune di Genova Matteo Campora.
"Riteniamo la sicurezza uno degli aspetti fondamentali tanto per chi lavora quanto per chi viaggia con il trasporto pubblico. Le azioni richiamate in questo Protocollo permettono di migliorare la sicurezza degli spostamenti sull’articolato sistema di Amt che opera su una rete significativa che abbraccia tutta la Città Metropolitana - dichiara Claudio Garbarino, consigliere delegato ai Trasporti di Città metropolitana - La tranquillità di viaggiare con i mezzi pubblici è un requisito fondamentale perché il Tpl sia sempre di più un punto di riferimento nella quotidianità dei cittadini".
"È nostra intenzione impegnarci per continuare a tutelare le condizioni di lavoro del nostro personale e di conseguenza anche la nostra utenza, attraverso azioni e strumenti che aumentino la sicurezza – spiega Ilaria Gavuglio, presidente di Amt – In questo contesto, la sinergia con Città Metropolitana, Comune di Genova e parti sindacali è di fondamentale importanza; proprio la costante collaborazione tra le parti ha portato alla stipula, nel tempo, di accordi e protocolli a tutela della sicurezza".
Fenomeno sottoposto dunque a un costante monitoraggio, anche attraverso periodici incontri tra azienda, enti e sindacati, allo scopo di segnalare, condividere e proporre soluzioni per arginare le criticità.
La collaborazione con le Forze dell’Ordine, l’isolamento del posto guida e la videosorveglianza a bordo sono alcune delle azioni più rilevanti messe in atto a tutela della sicurezza di personale e utenza. In particolare, tutti i mezzi di nuova immatricolazione, a partire dai 139 mezzi di prossima acquisizione nell’ambito del Progetto 4 Assi, saranno dotati di separazione del posto guida. Oggi sono circa 120 i mezzi Amt con separazione del posto guida o comunque con un’area autista ben protetta. Sul restante parco mezzi sono state via via implementate alcune azioni correttive, come l’aggiunta di paratie ad hoc per mitigare il fenomeno. Inoltre, la videosorveglianza e la registrazione delle immagini a bordo, sistema che svolge anche funzione di deterrenza, verranno progressivamente estese a tutti i mezzi: a oggi il sistema, che permette anche una comunicazione diretta con la centrale operativa di Amt, è attivo su oltre la metà del parco mezzi e verrà implementato su ulteriori 140 bus. Le immagini sono comunque registrate anche in assenza di allarme e mantenute per 72 ore a disposizione per le eventuali richieste da parte delle Forze dell’Ordine.
Tra le principali novità, una polizza infortuni Amt, integrativa di quella Inail, che prevede la copertura degli infortuni che comportino invalidità permanente, non solo a causa di sinistri accaduti durante l’attività lavorativa, ma anche di aggressioni. È prevista anche la stipula di una polizza per il riconoscimento di una diaria giornaliera da infortunio per il personale, le cui condizioni verranno definite tra le parti con un successivo accordo aziendale.
Tra le altre misure contenute nel protocollo, l’istituzione, ove necessario, di programmi di protezione e sicurezza attraverso la presenza di personale dedicato (anche guardie giurate), da utilizzare come deterrente nelle zone a maggior rischio; l’attivazione di programmi formativi specifici sulla gestione del conflitto, dedicati al personale Adt e Vtv di Amt e a tutto il personale front line, per prevenire e gestire situazioni critiche; assistenza e supporto anche di natura psicologica, da parte di Amt, al personale vittima di aggressione; assistenza legale e costituzione di parte civile da parte di Amt nei confronti dei responsabili di eventuali aggressioni. Queste misure fanno di Adt un’azienda “best practice” nel panorama del trasporto pubblico italiano.