GENOVA - "I 4 miliardi sono confermati, potrebbero anzi arrivare buone notizie legate a dotazioni extra per quest'opera nella riformulazione delle dotazioni del Pnrr: il Terzo Valico è un'opera bandiera del Pnrr, è fondamentale per il Paese e vitale per il nord ovest. A questo proposito voglio confermare le previsioni del cronoprogramma: entro la fine del 2024 l'ultimazione del Nodo ferroviario di Genova ed entro il 2026 il Terzo Valico": lo dichiara il viceministro alle Infrastrutture e ai trasporti Edoardo Rixi a Primocanale.
"Il Terzo Valico è un'opera complessa - spiega il viceministro - probabilmente la più complessa d'Europa: è normale che abbia subito dei rallentamenti e che il ministro Fitto, che deve guardare il quadro generale delle tante opere finanziate con il Pnrr, abbia fatto alcune valutazioni. Noi però riteniamo che queste valutazioni non siano corrette, che l'opera debba proseguire con l'attuale finanziamento e, del resto, che sia poco ragionevole considerare meritevole di una dotazione di Pnrr un'opera come la Napoli - Bari, molto più indietro rispetto al Terzo Valico".
Sugli extra costi Edoardo Rixi spiega che "sono legati prima al Covid e poi alla guerra in Ucraina, che ha provocato un forte incremento del costo delle materie prime. Scontiamo anche il problema di contratti che sono vecchi di dieci anni e che hanno messo il General contractor Webuild e le aziende in subappalto in grande difficoltà: anche questo problema è stato risolto e con le dotazioni ulteriori che sono state garantite non ci saranno più problemi di questa natura".
Il viceministro affronta anche il tema dei lavori al Nodo ferroviario di Genova che stanno generando qualche disagio soprattutto ai pendolari: "Mi scuso con loro ma del resto stiamo portando avanti delle opere molto importanti a traffico aperto, di conseguenza possono esserci ritardi e problematiche nell'erogazione del servizio. Noi dobbiamo assolutamente completare le opere nei tempi previsti anche perché quando lo saranno la circolazione dei treni ne trarrà grande giovamento, per cercare di limitare i disagi ho convocato un tavolo con Regione, Comune e Ferrovie dello Stato. L'idea è quella di allungare alcune finestre nelle lavorazioni e modificare di conseguenza l'offerta".
Tra gli argomenti caldi nella città di Genova c'è quello legato all'Aeroporto: "Abbiamo bisogno di rivedere la compagine aziendale - dice Rixi - a partire da un decremento delle quote detenute dall'Autorità di sistema portuale, che ha il controllo della società ma il cui core business è completamente diverso da quello di un'aerostazione. Mi aspetto dal consiglio di amministrazione del Colombo, e so che il presidente Lavarello sta già lavorando in questo senso, un progetto da presentare a soggetti privati che possano subentrare all'attuale compagine (tra cui c'è anche Aeroporti di Roma, società controllata dalla famiglia Benetton e che ha, inoltre, il conflitto di interessi con l'aeroporto di Nizza, controllato dagli stessi Benetton, ndr). Io credo che i soggetti potenzialmente più interessati a investire nell'aeroporto di Genova siano gli operatori crocieristici, Msc e Costa. Del resto come ministero sarei molto contento se un numero sempre maggiore di crocieristi arrivasse alla Stazione Marittima con l'aereo piuttosto che con la macchina. E' un lavoro che faremo nei prossimi mesi, così da essere in tempo anche per realizzare eventuali modifiche progettuali ai collegamenti ferroviari con l'aeroporto che possano suppportare le rinnovate ambizioni dello scalo".