GENOVA - Proseguire senza sosta e nel rispetto dei tempi i lavori del Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova. Come anticipato da Primocanale, durante Terrazza incontra Porto e Città, è stato firmato oggi da Rfi e Webuild l'Atto modificativo del contratto di progetto, del valore di 700 milioni di euro. L' atto, si legge in una nota del gruppo Fs, "a conferma della centralità dell'opera per la crescita sostenibile del Paese e dell'impegno del Governo a porre le condizioni per ultimare i lavori entro i termini previsti dal Pnrr ".
L'atto, si spiega, garantirà il completamento del progetto in linea con gli interventi introdotti legati alla sicurezza ferroviaria e a specifiche tecniche sopravvenute, e anche a seguito delle eccezionali condizioni geologiche riscontrate in alcune fasi di scavo.
Durante la puntata un'ora e mezza di dibattito e una certezza: Genova e la Liguria vogliono completare le opere infrastrutturali fondamentali per il suo sviluppo. Dal Terzo Valico alla Diga Foranea, dal nodo ferroviario ai lavori sulla viabilità portuale, lo scalo più importante del Paese è tutto un brulicare di cantieri e progetti.
Sul Terzo Valico è arrivata, appunto, la rassicurazione di Rfi: sono ormai pronti alla firma i contratti con Webuild, il General Contractor, per mettere definitivamente in sicurezza il cantiere, messo a in crisi nei mesi scorsi non solo dal rischio di perdere i finanziamenti del Pnrr ma anche dalle cosiddette 'sorprese geologiche', cioè l'amianto e la friabilità della roccia da scavare, e dal rincaro dei prezzi delle materie prime. Con i finanziamenti previsti dalla finanziaria e dal decreto Asset è adesso possibile sottoscrivere la nuova contrattazione: di fatto è tutto pronto, manca solo l'annuncio ufficiale che sarà dato in queste ore.
Sul nodo ferroviario c'è la promessa di ultimare i lavori entro la fine del 2024 nelle parti più significative e di concludere tutta l'opera nei primi otto mesi del 2025.
Sulla Diga Foranea il sindaco-commissario Marco Bucci è pronto a chiedere modifiche progettuali per lavorare in parallelo su entrambi i lotti dell'opera, così da risparmiare tempo e garantire effetti positivi anche nella parte di ponente del porto di Sampierdarena. Per il ministro Rixi la richiesta si può discutere, "fatta salva l'invarianza dei costi".