La settima edizione dell’International Breakfast Meeting si è tenuta quest'anno in formato virtuale per esigenze sanitarie ma ha offerto spunti interessanti. Il webinar viene organizzato in occasione del Boot di Düsseldorf dall’associazione europea dell’industria nautica da diporto (EBI European Boating Industry). In quest'occasione vengono approfonditi gli ultimi trend del mercato e temi come il networking, dando agli addetti ai lavori l'opportunità di scambiare idee, sviluppando nuovi contatti.
Relatore dell'evento Confindustria Nautica, membro di Ebi, rappresentata dal Vicepresidente Alessandro Gianneschi, CEO di Gianneschi Pumps and Blowers. Il tema delwebinar era "International trade opportunities and supply chain challenges", ovvero "Le opportunità del commercio internazionale e le sfide della catena di distribuzione". L'obiettivo era quello di rivolgere lo sguardo al futuro del commercio attraverso il nuovo approccio dell'Unione Europea, confrontandosi con le recenti criticità della catena di approvvigionamento e identificando nuove opportunità commerciali per il settore nautico.
Dopo di lui sul palco si sono avvicendati Petros Michelidakis, Direttore del boot di Düsseldorf, Robert Marx, Presidente del boot di Düsseldorf & BVWW, Cristina Rueda-Catry, Esperto di gabinetto, vicepresidente esecutivo della Commissione europea e commissario per il commercio Valdis Dombrovskis, Marc Diening, CEO di Bavaria Yachts, Michael Heinemann, CEO di Phoenix Contact, Jean-Pierre Goudant, Presidente European Boating Industry, con la moderazione di Philip Easthill, Segretario Generale di Ebi.
Gianneschi ha tracciato il quadro della situazione per quanto concerne l’approvvigionamento di materie prime e componenti e alle conseguenze su produzione e consegne. Un’indagine effettuata su un campione significativo di aziende associate nei settori di accessori e motori ha dimostrato che l'Italia sia il principale Paese di approvvigionamento, seguita da Cina, Usa, Germania e Giappone. Nel 2021 i tempi di consegna delle materie prime da parte dei principali fornitori sono aumentati, quindi è stato necessario per le aziende programmare con largo anticipo gli ordini di materie prime e componenti ai principali fornitori, che secondo il 93% del campione hanno aumentato i prezzi rispetto all'anno precedente. I principali problemi riguardano la grave carenza di microprocessori, i problemi concomitanti nella catena di trasporto/logistica e, soprattutto, come ha sottolineato Gianneschi, "la necessità di una maggiore collaborazione tra cantieri e fornitori e il ritorno alla produzione locale di almeno parte dei componenti".