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Porto e trasporti

Il punto di vista del presidente Paolo Pessina
1 minuto e 22 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani

GENOVA - Nuovo approfondimento quotidiano di Primocanale sulla crisi del mar Rosso e sugli effetti che potrebbero esserci per i porti liguri (LEGGI QUI). Oggi ascoltiamo il punto di vista di Paolo Pessina, presidente di Assagenti, a tratti diverso da altri operatori dello shipping, soprattutto per quanto riguarda il tema degli effetti sui prezzi al consumo: "La via del cotone sarà quella particolarmente colpita (sto parlando della tratta India - middle east - porti dell'Italia e del Mediterraneo), che dovrebbe essere la nuova porta per i traffici del Sud Europa. Dico particolarmente colpita perché tocca i porti del middle east, che sono quelli del Medio Oriente, cioè dove c'è la guerra, e poi perché comunque la tratta passando dal Sud Africa si allunga molto di più perché le navi devono entrare nel Mediterraneo o fare transhipment a Tangeri (quindi sbarcare e rimbarcare la merce su un altro vettore) quindi questo allunga ulteriormente i tempi per raggiungere una parte di quei porti del Mediterraneo che sono più a est. Per quanto riguarda l'impennata dei noli, credo che sia difficile che si arrivi ad un aumento dei prezzi per l'utenza finale, perché faccio riferimento al fatto che l'anno scorso abbiamo avuto un crollo dei noli e non abbiamo visto nessun crollo nel costo delle merci nei supermercati, per il consumatore finale. Molto probabilmente invece ci saranno problemi per quanto riguarda l'industria e la produzione, quindi il reperimento di pezzi di ricambio e di materiali che servono per costruire prodotti finiti. Questo subirà un allungamento dei tempi ma non credo un aumento dei prezzi".