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Porto e trasporti

Il direttore generale D'Amico spiega che un obiettivo è quello di recuperare i voli con gli hub internazionali: in primis Londra e Parigi ma si punta anche ai low cost
3 minuti e 5 secondi di lettura
di Andrea Popolano
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GENOVA - Quella in commissione a Palazzo Tursi a Genova è stata la prima volta in cui il nuovo direttore generale dell'Aeroporto Cristoforo Colombo Francesco D'Amico ha parlato del futuro dello scalo. D'Amico ha analizzato le strategie per far crescere l'aeroporto da qui al 2029, anno in cui scadrà l'attuale concessione. Nuove infrastrutture per collegare agevolmente da tutta la Liguria l'aerostazione, le strategie per recuperare i voli con gli hub internazionali, la necessità di dare una nuova immagine al Colombo all'esterno proprio in vista del 2029 e la strategia con con il mondo crocieristico per attirare potenziali investitori sono i punti cardine del discorso del direttore generale nella sala rossa del Comune alla presenza dell'assessore Mario Mascia.

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Su tutto ci sono i lavori infrastrutturali legati all'aeroporto e ai mezzi per collegarlo, perché D'Amico ha ricordato che l'obiettivo è rendere "il Colombo l'unico aeroporto dei genovesi" che in sintesi vuol dire evitare fughe verso Pisa, Nizza, Milano o altri aeroporti.

E allora il direttore generale scandisce i tempi dei lavori che stanno riguardando l'aerostazione e la stazione ferroviaria di Sestri Ponente che diventerà la stazione di Genova aeroporto anche da un punto nominativo. "Entro la metà del 2026 sarà completata la stazione (ferroviaria ndr) dell'aeroporto che potrà così collegare con la stazione Principe e quindi con quella Marittima" precisa D'Amico. L'ultimo cronoprogramma parlava del 2025, quindi tempistica riaggiornata in avanti.

Da qui poi c'è la questione del tapis roulant che dovrà collegare la stazione ferroviaria di via Siffredi all'aerostazione visto che i due punti non sono vicinissimi. Al netto dei bus appositi che collegano oggi aeroporto e stazione ferroviaria la distanza a piedi, calcolata da google maps è di 1,3 km. Tempo stimato a piedi 18 minuti. C'è infatti la passerella sopraelevata che attraversa i binari della stazione ferroviaria. 

In commissione a Tursi si è dibattuto su come dovrà essere fatto con i rappresentanti dell'opposiozione che hanno chiesto delucidazioni proprio a D'Amico. E il direttore generale ha spiegato che sempre entro la metà del 2026 sarà pronto "il 'walking movie-way' che sarà coperto, non lasciamo sotto il sole e la pioggia nessuno e sarà sullo stile di quello dell'aeroporto di Roma". 

E poi ci sono i lavori in corso sull'aerostazione per il suo ampliamento. Il direttore generale anche in questo caso spiega i tempi: "Entro il 30 settembre del 2024 sarà consegnato l'ampliamento dell'aerostazione e nei successivi 9 mesi (giugno 2025 ndr) sarà completata la ristrutturazione dell'attuale terminal. Il primo lotto è finanziato al 50% dall'Autorità di sistema portuale e fondi propri dell’Aeroporto e stiamo per ricevere ulteriori 7 milioni di euro dai fondi Fsc tramite Regione Liguria" precisa D'Amico.

L'altro obiettivo spiegato da D'Amico è quello di recuperare i voli con gli hub internazionali: in primis quello di Londra e Parigi dopo che la compagnia Vueling ha annunciato la cancellazione dei suoi voli da Genova per le due capitali europee già a partire dal 2024. "Monaco e Amsterdam li abbiamo già recuperati, Barcellona in fondo c'è. Non abbiamo i collegamenti con tutti gli hub internazionale, è un percorso che dobbiamo continuare a fare. A chi ha chiesto quando vedremo un’inversione di tendenza dico che il 2024 sarà un anno migliore del 2023, dobbiamo avere chiaro in mente che i vettori programmano a un anno di distanza, ovvero oggi si sta discutendo (il programma ndr) per l’estate 2025. La nostra strategia è quella di raccontare al mercato e all'industria un nuovo aeroporto che parte dalle infrastrutture che ci permetta di superare le problematiche dell'aeroporto, in primis i collegamenti". E ancora D'Amico punta sui low cost "che sono quelli che sviluppano il traffico. I grandi vettori tradizionali non sono più quelli che sviluppano il traffico negli aeroporti, il sistema è cambiato ma non a Genova, nel mondo".