LA SPEZIA - L’impatto economico totale dei crocieristi alla Spezia per l’anno 2023 è stato di oltre 43 milioni di euro. A confermare i numeri è lo studio della società PTSCLAS commissionato dall’AdSP del Mar Ligure Orientale ed effettuato su un campione di 1.600 passeggeri, intervistati tra maggio e luglio 2023 e sbarcati da navi appartenenti alle maggiori compagnie crocieristiche mondiali. La presentazione dei dati è stata inserito nel programma della prima Borsa internazionale Turismo Esperienziale alla Spezia in corso in questi giorni al Terminal crociere.
Ogni crocierista spende oltre 54 euro sul territorio spezzino, a cui si aggiungono le spese per i tour operator e le agenzie di viaggio per visitare le altre destinazioni. La cifra sale e arriva a 73 euro per la visita alle Cinque Terre. 10 milioni di euro vengono spesi per il settore Food and Beverage e lo shopping e la restante parte per le agenzie di viaggio e i tour operator. Circa 286.000 passeggeri visitano La Spezia, se si aggiungono Lerici, Porto Venere e i cinque borghi più famosi della riviera di levante si arriva ad oltre 560.000 visite. Il porto della Spezia che si posiziona tra i primi scali italiani per movimenti di passeggeri. Il settore crociere ha raggiunto nel 2023 oltre 700 mila presenze, segnando circa un +35% e segnando il record storico. Il porto è inserito negli itinerari di 13 compagnie. Sono 1.143 gli occupati alla Spezia.
“Lo studio presentato contiene ottime notizie ma anche alcune criticità che vanno interpretate e superate, potenzialità che vanno attivate-. Commenta Il Presidente dell’autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Mario Sommariva -Il porto che contribuisce al PIL con circa 5 miliardi, che si spalmano su di un territorio ampio. Un polmone occupazionale ed economico di grandissimo valore che non può essere interpretato solo come un problema, come solo generatore di impatto ambientale, anche alla luce delle innovazioni applicate dalle navi di ultima generazione e dalle azioni e gli investimenti intrapresi: oltre 700 milioni di euro che andranno a beneficio non solo del porto ma anche della città che lo ospita”.
“Quanto presentato si inserisce nell’insieme di azioni che stiamo portando avanti a supporto dello sviluppo del settore crociere, che va dalle nuove infrastrutture con il molo crociere, i progetti di cold ironing e le varie azioni in materia di decarbonizzazione e promozione della diversificazione energetica – Aggiunge Federica Montaresi, Segretario Generale AdSP. I numeri dello studio sono importanti per due motivi, perché ci dicono che la strada intrapresa è quella corretta e, allo stesso tempo, ci forniscono le indicazioni su dove possiamo e dobbiamo migliorarci per far sì che questo settore sia sempre più integrato e funzionale alla promozione turistica del territorio”.
“Il turismo rappresenta un importante volano per l’economia spezzina e il settore crocieristico contribuisce in maniera significativa alla crescita esponenziale - rileva il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini -. Emerge tuttavia, da interviste effettuate ai crocieristi, il tema delle chiusure domenicali delle attività commerciali; molti passeggeri hanno dichiarato infatti che avrebbero voluto fare acquisti, ma non sia stato possibile perché domenica. Diventa quindi prioritaria una riflessione in tal senso e offrire ai crocieristi sempre maggiori occasioni per fare acquisti nei negozi cittadini e vivere la città appieno.”
“I dati presentati consolidano il ruolo del traffico crocieristico nell’economia della città e dell’area ligure apuana che negli ultimi 10 anni ha avuto una fortissima evoluzione -. Conclude Daniele Ciulli, General Manager di Spezia&Carrara Cruise Terminal -. Una città più aperta, che crede di più in se stessa e nelle proprie capacità, più a misura di giovani e questo è dimostrato anche dalla capacità di attrazione del polo universitario e dalla crescita dei residenti. Tuttavia, nessuno si può riposare sugli allori data l’estrema competizione tra porti in questo settore. Dopo l’eccezionale risultato del 2023, questo potrebbe essere un anno complicato con volumi in calo, frutto del ridisegno degli itinerari a livello globale”.