GENOVA - “Il porto di Genova ha fatto sicuramente una brutta figura internazionale ma ora speriamo che la magistratura faccia veloce ad accettare delle responsabilità“. Così il presidente dei Terminalisti di Genova Beppe Costa commenta a Primocanale le inchieste in corso.
“Dopo lo choc iniziale ragionando, penso che sia necessario che il porto vada avanti, e sta andando avanti, perché l’autorità portuale è composta da persone molto competenti e peraltro ha già vissuto una situazione simile in passato (il riferimento è all’arresto di Giovanni Novi per l’affare multipurpose) e quindi ha gli anticorpi per resistere e affrontare la situazione. Posso temere un po’ di ritardo perché immagino che ora le pratiche verranno viste non con due occhi ma con tanti occhi e con molta attenzione. Ma è giusto così, è nel nostro interesse, che tutto venga fatto a regola d’arte. Spero che anche le grandi opere vadano avanti, la diga in primis, che secondo me andrebbe fatta in un unico step e non in due parti. E il tunnel subportuale”.
Intanto proseguono regolarmente gli incontri periodici in autorità portuale su diversi temi, compreso il nuovo piano regolatore portuale che, aveva annunciato tempo fa il commissario Paolo Piacenza, avrebbe visto una prima bozza a giugno. Potrebbe esserci uno slittamento a fine luglio o metà settembre.