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Porto e trasporti

4 minuti e 44 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani-Silvia Isola

GENOVA - La cerimonia di affondamento del primo cassone della nuova diga foranea di Genova non ha visto l'affondamento del primo cassone: probabilmente le condizioni del mare non hanno consentito di allineare i tempi delle personalità intervenute con quelli ingegneristici dell'affondamento, per questo motivo dopo la conclusione degli interventi il convegno di Palazzo San Giorgio è stato chiuso. L'attesa sarebbe stata troppo lunga visto che il cassone potrebbe essere affondato stasera o persino domani. 

Il convegno si è invece regolarmente svolto nella Sala del Capitano dell'Autorità di Sistema portuale del mar Ligure occidentale, alla presenza dell'attuale commissario straordinario dell'authority Paolo Piacenza (indagato per abuso d'ufficio nella maxi inchiesta per corruzione ndr). Primocanale ha seguito in diretta la cerimonia.  

Il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini ha ricordato i lavori portati avanti in quest'ultimo anno e l'importanza strategica dell'opera: "Da settembre entrerà in funzione un secondo impianto più grande (per la realizzazione dei cassoni ndr) che è già presente qui a Genova e che permetterà la costruzione di cassoni ancora più grandi. Ringrazio il sindaco, ringrazio l’autorità portuale, le imprese, gli operai, le manovalanza e i marinai, ringrazio Edoardo Rixi e ringrazio Giovanni Toti che è stato protagonista di un rinascimento ligure che negli ultimi anni è stato imponente e maestoso, quindi con questo non voglio entrare nel merito di sfere che non mi competono, però io ricordo la fame di infrastrutture e di sviluppo di crescita e di modernità di sicurezza di questa terra e di Genova. Non ho assolutamente nessuna intenzione di rallentare, ma anzi dobbiamo accelerare perché fa parte di un progetto che insieme al Waterfront".

"La nuova diga del porto di Genova è un progetto per il futuro delle generazioni. Fermare i lavori della diga equivale a fermare lo sviluppo del nostro territorio e la competitività del nostro Paese. L'opera dovrà proseguire a pieno ritmo, nel pieno rispetto del cronoprogramma" ha dichiarato il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi. "La nuova Diga foranea di Genova non è solo un'opera del presente, ma un investimento per il futuro delle generazioni che verranno. Un'infrastruttura che lasceremo in eredità ai nostri figli. Insieme a un porto più efficiente, un'economia più prospera e un ambiente più sano. Al di là di ogni forma retorica, credo sia chiara a tutti l'importanza economica e strategica della nuova Diga foranea di Genova. Un progetto ingegneristico ambizioso, unico al mondo per le sue caratteristiche costruttive. Un'opera che rappresenta un passo fondamentale verso il potenziamento del nostro porto e la crescita economica dell'intero Paese" ha spiegato Rixi che ha poi ricordato il valore complessivo della nuova struttura: 1,3 miliardi di euro già finanziati. "L'impatto positivo sull'economia ligure e nazionale sarà determinante. Si stima che avrà la capacità di generare un aumento del traffico portuale di circa il 40%, con la creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro in settori strategici come logistica, industria e servizi. L'opera sarà inoltre un catalizzatore per lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e la valorizzazione delle filiere produttive locali" ha precisato Rixi.

"È un simbolo di quello che sarà il nuovo confine lato mare della città di Genova - ha spiegato il commissario Piacenza -. È un'opera fondamentale per lo sviluppo del porto di Genova, della portualità nazionale e dei traffici europei. È stata inserita tra le dieci opere più importanti per lo sviluppo, tutti i governi l'hanno sostenuta. Non bisogna considerarla un'opera a se stante ma collocata all'interno dei lavori che stiamo facendo a livello locale e nel Nord Italia per cercare di eliminare le barriere con l'Europa. La presenza del ministro ci dà forza, ci conferma la volontà delle nostre azioni e ci convince sempre di più ad andare avanti. L’Autorità di sistema portuale non si è mai fermata, continua a portare avanti lo sviluppo di queste opere".

"Questa diga è un dovere che abbiamo nei confronti dei nostri figli e delle future generazioni. Non possiamo perdere questa occasione, lo diciamo con forza, criterio, professionalità: non possiamo perdere questa occasione - ha commentato il sindaco di Genova Marco Bucci -. Poterlo dire così chiaramente vuol dire che abbiamo tutti il dovere di rimboccarci le maniche, di costruire anziché demolire e non fare i signori del no ma i signori del Un'opera che di per sé porta Genova ad allargarsi sul mare. Sono 3 milioni di metri quadrati che Genova conquista e questo sarà il nuovo limite della città".

"Quest’opera è un pezzo della nostra strategia che ci consente di essere veramente a livello internazionale per quello che riguarda la città. È un dovere che abbiamo nei confronti dei nostri figli, non possiamo perdere quest’occasione e lo diciamo con forza. Abbiamo tutti il dovere dell’imboccarci le maniche di costruire anziché demolire di non fare i signori del no ma fare i signori del sì e portare avanti queste opere che sono il futuro della città" ha spiegato Alessandro Piana, presidente ad interm di Regione Liguria.

Pietro Salini, ad di Webuild e leader di PerGenova Breakwater: "Poco tempo fa eravamo qui per inaugurare il via libera di quest'opera, un lavoro importante per la città e il Paese. Un lavoro compiuto da molte amministrazioni che si sono susseguite nel volerlo fare. Un Paese che non ha infrastrutture non è un Paese migliore. Negli ultimi 25 anni non è cresciuta perché non abbiamo investito, altri sono cresciuti molto di più noi come ad esempio la Spagna".

Andrea Gemme, presidente di Fincantieri Infrastructure sottolinea le difficoltà burocratiche le aziende devono affrontare nel portare avanti i lavori: "Oggi è una data molto importante. Purtroppo il nostro Pese è carico di vincoli e non ha gradi di libertà. In tutti i progetti noi viviamo vincoli e non riusciamo ad accelerare i lavori perché talvolta questi vincoli si trasformano in trappole".