GENOVA - “Basta commissariamenti inutili”: è questo il pensiero dei segretari regionale e metropolitano del Partito Democratico, Davide Natale e Simone D'Angelo, dopo la decisione del ministero delle Infrastrutture di affidare all'ammiraglio Massimo Seno il ruolo di commissario straordinario dei porti di Genova e Savona dopo le dimissioni di Paolo Piacenza.
Secondo la dirigenza Dem il governo Meloni, in assenza delle dimissioni di Giovanni Toti, ha deciso di “nascondere dietro alla figura di un uomo di Stato, l'incapacità di dare certezze di lungo periodo allo scalo ligure”. Per i vertici del Pd è necessario “superare il proliferare di commissari straordinari e in una fase critica tornare alla normalità: con un presidente dell'Autorità di Sistema e un segretario generale di sua indicazione".
“Il commissario Seno – concludono i due esponenti del Pd – dovrà lavorare in un contesto mai sperimentato prima, con un ammiraglio come commissario straordinario dell'Autorità di sistema, il commissario straordinario dimissionario che ritorna come segretario generale, gli ispettori del Mit a verificare gli atti di questi anni e un sindaco-commissario per un'opera strategica per il sistema paese tanto da essere indicata come opera bandiera del fondo complementare”.