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Porto e trasporti

1 minuto e 56 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani

GENOVA - Mentre proseguono i lavori di realizzazione della nuova diga foranea di Genova, secondo il sindaco e commissario Marco Bucci in anticipo rispetto ai tempi previsti (LEGGI QUI), lavori che Primocanale vi mostra in diretta grazie alle telecamere di Port view (CLICCA QUI), 24 ore su 24, facciamo un focus sulla situazione ambientale dei cantieri che certamente hanno un impatto significativo. Parliamo ad esempio del posizionamento della ghiaia sui fondali di fronte alla Lanterna di Genova, che comportano sicuramente uno stravolgimento della flora e della fauna marina.

Incontriamo Luciano Grasso, della struttura commissariale delle opere portuali del Comune di Genova che spiega: “Abbiamo gettato in mare circa un milione e mezzo di tonnellate di ghiaia per il consolidamento dei fondali e si creerà il basamento per la posa dei cassoni alti come palazzi di 5 piani, che dovranno sostenere la diga. I cassoni quando arrivano (oggi ce ne sono due e il terzo è in lavorazione a Vado) vengono riempiti di acqua, affondati e poi riempiti di ghiaia. Ci sono delle squadre apposite di sub che analizzano i fondali dove si stanno svolgendo i lavori e addirittura prelevano specie particolarmente significative come le posidonie, le spugne le gorgonie, e laddove è necessario le trasferiscono all’Acquario di Genova dove resteranno fino fino alla fine dei lavori. Una volta terminati, verranno riportate sul fondale in modo che la situazione sia praticamente uguale a quella ante lavori. Attenzione anche ai cetacei: si sta analizzando come i lavori e ad esempio i rumori che vengono prodotti dai mezzi, stiano impattando su di loro in modo da poter evitare che ci siano danni”.

Un altro aspetto importante a livello ambientale è quello relativo ad una sorta di economia circolare che consente di riutilizzare materiali di altri cantieri per la diga: “Oltre alla valutazione di impatto ambientale che è in corso al Ministero dell’ambiente, abbiamo anche una situazione interessante per quanto riguarda le pratiche della cosiddetta legge 109 sul materiale che viene gettato in mare. Abbiamo chiesto le autorizzazioni per poter utilizzare il materiale dei sedimenti del tunnel sub portuale e del ribaltamento a mare di Fincantieri affinché, ottenuta l’autorizzazione, potremo metterli dentro i cassoni della diga. Questo è un esempio di economia circolare e credo che su questa tipologia di attività Genova sia la prima in Italia”.