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Porto e trasporti

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di Andrea Popolano
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GENOVA - È stato fatto brillare l'ordigno risalente alla seconda guerra mondiale trovato lunedì scorso all'imbocco del porto di Genova. Il proiettile di fabbricazione tedesca, risalente al 1939, nelle ore precedenti era stato portato al largo rispetto al punto di ritrovamento, in una fascia oraria in cui non erano previsti passaggi di navi. Intorno alle 10 l'ordigno è stato spostato ancora di due miglia al largo e quindi fatto brillare. Tutta il piano di messa in sicurezza, rimozione e brillamento è stato gestito dal nucleo Sdai del Comsubin del Varignano della Spezia con la vigilanza della motovedette della Guardia costiera e della Guardia di Finanza.

Rispetto alle previsioni iniziali non è stato necessario chiudere al traffico navale l'entrata e l'uscita dal porto di Genova. Il proiettile d'artiglieria, della lunghezza di 38 centimetri e con un diametro di 85 millimetri, era stato trovato durante i lavori per la costruzione della nuova diga foranea. Si trovava a una profondità di oltre 28 metri. Le operazioni di oggi hanno permesso da una parte di effettuare un sopralluogo dall'altra di allontanare l'ordigno dalla costa.  

Le operazioni di rimozione erano in programma per questo martedì ma tutto è stato rinviato di qualche ore per situazioni tecniche. Dalla giornata di lunedì era in vigore un'ordinanza che vietava la navigazione, la pesca e qualsiasi attività in un raggio di 100 metri dal punto del ritrovamento.

 

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